Primi manifesti contro Neymar

Ad ogni azione corrisponde sempre una reazione. L'affaire Neymar sembra sempre più una minestra che continua a girare e rigirare sul fuoco. Alla fine la pasta si sfalda, l'acqua evapora e la pentola prende fuoco. Il tira e molla di Ney sta sortendo il medesimo effetto. I giocatori sono infastiditi da questo comportamento poco professionale del loro compagno di squadra, che crea ora dopo ora tensione dentro e fuori dal campo e danneggia seriamente la squadra e la società. I tifosi sono ormai sull'orlo di una crisi di nervi. Nel quartiere di Las Cortes sono iniziati ad apparire manifestini contro il brasiliano. Sopra la foto del numero 11 del Barça appare la scritta: Se Busca (Traidor). Ai lati della foto i simboli del dollaro. A furia di tendere la corda, questa si spezza. E con essa tutti i rapporti che quella corda legava.
A che pro questo silenzio e questo dilatare all'inverosimile i tempi della comunicazione della scelta di lasciare il Barça? Qui proque? Il brasiliano sta cercando di sfruttare tutta questa suspence da lui stessa creata per conquistare tutte le luci del palcoscenico? Sta cercando forse di aumentare la sua fama di star dei social media e incrementare i suoi guadagni pubblicitari alle spalle e sulla pelle del Barça? Questa stucchevole pantomima ha fatto passare sotto silenzio le ottime prestazioni della squadra durante la gira americana e questo ha infastidito non poco il resto della squadra. Le voci secondo le quali Neymar starebbe cercando di convincere Coutinho a non firmare per il Barça ma per il Psg non contribuiscono a rasserenare gli animi verso un grande giocatore che ha scelto il modo peggiore per lasciare una città che lo ha coccolato per quattro anni. Un sondaggio lanciato da Mundo Deportivo ci dice che l'88% dei tifosi vuole che il Psg paghi l'intera clausola e che Neymar tolga il disturbo. Che misera fine sta scrivendo il brasiliano a Barcelona. Arrivato da star, va via da appestato. Una uscita di scena patetica. A questo punto sarebbe meglio per tutti, ma soprattutto per lui, che dalla Cina, probabilmente via Doha, andasse direttamente a Parigi senza passare per Barcelona. Il popolo catalano è troppo orgoglioso e fiero per essere preso in giro a questo modo. Chi può dire come verrebbe accolto se decidesse di farsi nuovamente vedere dalle parti del Camp Nou?

I papabili del Psg per la Secreteria

Come abbiamo già scritto questa mattina, il Barça sta iniziando ad avvalorare la possibilità di trattare la cessione di Neymar al Psg. Invece di pagare la clausola, il Barça potrebbe vendere il giocatore in cambio della clausola e di uno dei giocatori inseriti in una rosa di quattro nomi: Di Maria, Verratti, Rabiot e Draxler. Vediamoli nello specifico.

Di Maria

Di Maria è un esterno con capacità di giocare in ambedue le fasce. E’ un giocatore che da profondità alla squadra ed è perfetto per le azioni in contropiede, ma allo stesso tempo è abile nel gioco di tocco e nel duettare con i compagni. Nella gara contro il Barça nella Champions della scorsa edizione è stato molto importante per la sua squadra e ha creato molti problemi al centrocampo e retroguardia Blaugrana. Giocando come esterno sinistro potrebbe essere una alternativa a Coutinho, i cui soldi potrebbero essere dirottati altrove. Ma vista la differenza di età (29 per l’argentino, 25 per il brasiliano) e la diversa prospettiva dei due giocatori, la bilancia pende decisamente per il giocatore del Liverpool. Tuttavia avendo la capacità di giocare anche a destra, potrebbe essere un profilo che si integrerebbe con l’acquisto del brasiliano del Liverpool, con i due giocatori che potrebbero dividersi le fasce del gioco del Barça. Ha una valutazione di mercato di 40 milioni.

Verratti

Di lui si è ormai detto tutto. Perfetto da inserire nel gioco del Barça, è stato eletto come successore di Xavi dallo stesso ex Barça e da Iniesta. Il Barça ha fatto di tutto per prenderlo in questo inizio di estate, ma il cambio di procuratore da parte del giocatore e il muro del Psg ne hanno reso impossibile l’operazione. Ora il suo nome torna di moda all’interno dell’operazione Neymar. Perfetto mediocentro alla Busquets, sa dare i ritmi alla squadra, le accelerate e le pause nei giusti momenti. Ottima gestione del pallone e molto bravo nel palleggio, è perfetto per far girare la squadra e dare le imbucate ai compagni. Il numero uno della lista.

Rabiot

22 anni, centrocampista, può giocare in un centrocampo a tre sia come interno destro o sinistro. Diverso da Verratti, più metronomo alla Busquets, Rabiot è più un giocatore che si inserisce, un incursore. Ha un profilo che può essere simile a quello di Rakitic. Il suo arrivo potrebbe in qualche modo precludere l’acquisto di Paulinho, del quale ha l’attitudine a inserirsi e a spaccare il centrocampo e la difesa avversarie con le sue sgroppate in verticale. All’andata contro il Psg in Champions, Rabiot creò innumerevoli danni proprio al reparto centrale di Luis Enrique. L’operazione per l’arrivo del brasiliano del Guangzhou è ostacolata dal club e dal suo allenatore Scolari, in quanto il giocatore è giudicato indispensabile per lo scacchiere tattico della squadra. In Blaugrana potrebbe arrivare a gennaio, vale a dire al termine della stagione sportiva cinese. Se Rabiot dovesse entrare nell’operazione Neymar, il Barça potrebbe abbandonare la laboriosa pista che porta al giocatore brasiliano.

Draxler

Julian Draxler è un giocatore offensivo tedesco di 23 anni. Destro, gioca preferibilmente a sinistra a pierna cambiada. Ciò gli da la possibilità di rientrare sul suo piede naturale e di andare al tiro. Può giocare comunque anche a destra o da trequartista dietro le punte. Nel Barça sarebbe un centrocampista interno, probabilmente a sinistra e potrebbe costituire un alternativa a Iniesta. Di conseguenza il suo arrivo potrebbe escludere quello di Coutinho, del quale ha caratteristiche simili. Certo, il giocatore del Liverpool si fa preferire sotto tanti punti di vista, sia a livello di esperienza, nonostante sia ancora giovanissimo, sia a livello di classe e fantasia. Tra i due, certamente il giocatore del Liverpool è da preferire senza ombra di dubbio.

 

Vittoria 3-2 nel Clasico

Terza vittoria su tre incontri per il Barça di Valverde durante la gira americana. Un buon inizio per i risultati collezionati, il gioco mostrato e le buone indicazioni ottenute da parte del nuovo trainer.  Unica nota negativa, che sminuisce tutto ciò, l’affaire Neymar che crea malumori e tensioni all’interno della squadra e nella entità e non permette di gioire fino in fondo. Si spera la situazione si possa risolvere al più presto possibile, con Neymar dentro o fuori dalla entità barcelonista. Continuare a perdere tempo, a provare schemi con giocatori che non disputeranno la stagione, e sopratutto fare scoprire movimenti e tattiche a chi poi le potrà usare contro la stessa squadra non è certamente il modo migliore per iniziare una stagione agonistica di così alto livello.

Tornando alla partita della notte scorsa, il Barça ha eseguito uno spartito perfetto. Come nelle altre due partite precedenti, contro Juventus e Man Utd, la pressione è stata ottima, così come la fluidità di gioco e la precisione dei passaggi, sopratutto nella prima parte di gara. Grazie ad una buona velocità negli scambi e nei movimenti, e a un’ottima attitudine nell’immediato recupero della palla in caso di perdita della stessa, la squadra è passata velocemente in vantaggio grazie a una azione magistrale di Messi. Dopo pochi istanti era già due a zero per merito di Rakitic che ha sfruttato un velo di Suarez dopo una azione sulla sinistra di Neymar. Il Barça continua a giocare in gran spolvero e il Madrid parte in contropiede creando grossi pericoli alla retroguardia Blaugrana. Il Barça crea e fallisce un incredibile numero di palle goal. Da spettacolo, sfiora la goleada, ma è il Madrid che colpisce con le azioni di ripartenza. Prima Kovacic, poi Asensio, firmano il 2-2 momentaneo. A quel punto sale in cattedra Piqué, che come quasi sempre nei Clasicos, risulta l’uomo in più del Barça, l’anima catalana della squadra. Il centrale mette a segno il goal del tre a due beffando Keylor Navas e i blancos che si ritrovano a chiudere le loro tre amichevoli estive a stelle e strisce con tre sconfitte, tre reti fatte, di cui nessuna da parte dell’attacco, e otto subite.

L’otto agosto sarà di nuovo Clasico. Questa volta si farà sul serio (sebbene siano mai esistiti duelli Barça – Madrid senza valore). In palio ci sarà il primo trofeo della stagione: la Supercoppa di Spagna.

Altra strada: 222 milioni + un giocatore

C'è una alternativa che il Barça pensa di percorrere oltre al rimettersi alla clausola e denunciare il Psg: vendere Neymar per l'importo della clausola più un giocatore a scelta del Barça tra Verratti, Di Maria, Rabiot, Draxler.
Per evitare di incorrere nelle tagliole del FairPlay finanziario della UEFA, il Psg deve recuperare 110 milioni di euro.

Anche il Barça denuncerà il Psg alla Uefa

“Niente prigionieri”. Sembra una scena del film Laurence D’Arabia prima dell’assalto dell’Armata Araba ad un plotone turco in ritirata, ma è solo uno spunto per dire che ora il Barça ha deciso di muoversi in maniera decisa e seria contro ogni tentativo di impoverire il patrimonio tecnico della squadra e il suo valore competitivo. Fino ad esso l’atteggiamento della dirigenza barcelonista era stato di attesa, quella apparente placida tranquillità prima della tempesta. Il mare pare appiattirsi sotto la linea dell’orizzonte, il vento si acquieta, l’aria smette di muoversi. In questo nulla assoluto si prepara la Tempesta Perfetta. Ebbene, il tempo passa, la stagione è iniziata, le competizioni ufficiali stanno per affacciarsi all’uscio e la situazione Neymar continua a stiracchiarsi e allungarsi con modalità decisamente snervanti. E così, davanti ad una sempre più probabile fuoriuscita di Neymar dalla Entità barcelonista, e ad una attesa che sta solo mandando in frantumi l’aplomb del FC Barcelona, da Can Barça si è deciso di uscire allo scoperto e affrontare la situazione di petto. Così, dopo la presa di posizione della Liga attraverso le parole di Tebas, questo pomeriggio anche la Directiva del Barça ha fatto sapere che ricorrerà alla Uefa per denunciare la violazione del fairplay finanziario da parte della società francese qualora dovesse pagare la clausola rescissoria.

“Nessun club al mondo”, sostiene Bartomeu, “ha in cassa una liquidità di 222 milioni di euro. Se il Psg dovesse pagare la clausola denunceremo la violazione del fairplay finanziario del club parigino davanti alla Uefa”. Queste le parole del mandatario barcelonista, che aggiunge che qualsiasi esborso finanziario che non provenisse dal bilancio societario, ma da terze parti (persone fisiche e/o giuridiche) violerebbe le regole finanziarie che si è dato l’organismo del calcio internazionale.

Posto che, come è noto, già in passato il club parigino è incorso nelle maglie della giustizia della Uefa per violazione della medesima normativa, la recidiva potrebbe portare non semplicemente ad una sanzione economica o alla riduzione del numero di tesserati da iscrivere nelle liste Uefa, ma a ben più gravi sanzioni, come l’esclusione dalle coppe internazionali, ovviamente Champions League compresa.

Il Barça, dopo tanto attendere e pazientare con modalità da gentleman inglese, ha ora deciso di cambiare atteggiamento e scendere sul campo di battaglia. Il tempo dell’attesa e della pretattica è terminato. Il rumore dei tamburi di guerra già echeggia intorno a Las Cortes. Ora si fa sul serio. Lo scontro sul campo di battaglia è ora inevitabile.

Neymar ha comunicato alla squadra che va al Psg

Ora manca solo l'ufficialità proveniente dallo stesso giocatore, ma secondo quanto scrive questa mattina MD, dopo la frazione di allenamento di giovedì, quella nella quale c'è stato lo scontro con Semedo, il giocatore avrebbe comunicato ai suoi compagni la sua decisione: lasciare il Barça per sbarcare al Psg.
Non si capisce, a questo punto, cosa trattenga il brasiliano a annunciare alla stampa la sua decisione. Comportamento certo poco professionale e che impedisce alla Directiva e Secreteria Tecnica di muoversi a tempo per cercare la sostituzione del crack brasiliano.
Lo stesso Bartomeu ha ribadito nella giornata di ieri che il Psg dovrà versare fino all'ultimo centesimo di euro i 222 milioni prevista dalla clausola, tasse o non tasse su di essa. Il Barça, e ci mancherebbe altro, non intende fare sconti e/o favori verso una società che mai ha sorriso a quella Blaugrana e che sta prendendo un giocatore che sarebbe stato il futuro tecnico e mediatico dell'Fc Barcelona.
Ora parte la caccia al sostituto. Come ha detto il presidente, con 222 milioni da investire sul mercato si ha la possibilità di rinforzare adeguatamente la squadra.

Il Psg non vuole versare la clausola per non pagare le tasse sulla somma

Se non è una news story incredibile poco ci manca. Il Psg non vuole pagare la clausola rescissoria presente nel contratto di Neymar, ammontante a 222 milioni di euro perché sulla stessa dovrebbe pagare le tasse allo Stato francese. Per questo chiede al Barça che il Club di Bartomeu venda il giocatore al Psg perché in questo modo eviterebbe il balzello.

Che differenza ci sarebbe, vi chiederete voi, tra pagare la clausola e acquistare il giocatore in una operazione di compravendita? L’arcano è presto svelato.

Per pagare la clausola il Psg deve versare i 222 milioni sul conto del giocatore brasiliano il quale, a sua volta, si libererà dal legame che lo lega al Barça. Ma agendo in questo modo lo Stato francese tassa quella somma in quanto anticipazione del salario percepito dal calciatore. In quanto tale viene applicata la tassazione del 45%. La somma che dovrebbe pagare il club parigino crescerebbe enormemente e andrebbe ad aggirarsi intorno ai 300 milioni di euro. Se invece il Barça vendesse il proprio giocatore, la transazione avverrebbe tra i due club e il danaro non transiterebbe attraverso il giocatore. In questo caso la somma sarebbe esente da tassazione.

Il Psg ha già chiesto che il FC Barcelona ceda alla società parigina Neymar, ma ha ottenuto un secco “No” come risposta. Sarebbe anche il colmo se il Barça, oltre a perdere un giocatore che non vuole assolutamente perdere dovesse addirittura favorire il trapasso ai parigini. Il Barça per voce di Bartomeu ha già espresso chiaramente la sua posizione: “Neymar non è in vendita”. Se il Psg vuole il giocatore che versi interamente i 222 milioni previsti dalla clausola.

Altra proposta da parte della società di Al-Khelaifi è avere uno sconto sulla famosa somma al fine di pagare meno tasse. Anche questa proposta è stata ovviamente rispedita al mittente con un certo fastidio.

Non dobbiamo dimenticare quanto dura e intransigente è sempre stata la posizione del Psg verso il Barça nei suoi tentativi di acquisto dei suoi giocatori: Thiago Silva, Marquinhos, Verratti. E dopo tanto irrigidimento e chiusura, adesso si presentano con il sorriso tra i denti a chiedere sconti o la soluzione migliore per portare via il giocatore del futuro del club Blaugrana.

La Liga denuncerà il Psg a la Uefa per violazione del Fair Play Finanziario

Come riporta oggi una esclusiva di Mundo Deportivo nella sua edizione online, il presidente della Liga spagnola denuncierà presso la Uefa il Psg per violazione della normativa sul Fair Play Finanziario se dovesse pagare la clausola rescissoria del calciatore brasiliano del Barça.

Tebas precisa che se la Uefa dovesse restare inerte verso il club parigino e non dovesse agire d’ufficio, sarà la Liga a richiedere a querela di parte che si proceda per violazione del Fair Play Finanziario contro il club di Al-Khelaifi. Aggiunge anche che nell’ipotesi di ulteriore immobilismo dell’organismo internazionale si procederà senz’altro a investire del caso le varie procure nazionali interessate, quella spagnola e/o quella francese affinché prendano gli opportuni provvedimenti una volta istruito il caso.

Tebas mette le mani avanti, e a scanso di speciose polemiche interne, fa presente che l’intervento della Liga si rende necessario al fine di tutelare il calcio spagnolo nella sua totalità, poiché la perdita di un calciatore del livello di Neymar sarebbe una grave minusvalenza per tutto il movimento calcistico spagnolo. La stessa azione si renderebbe necessaria se in gioco ci fosse il Madrid, l’Atletico o qualsiasi altro club spagnolo.

Alta tensione in allenamento tra Ney e Semedo

http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-4738932/Neymar-Barcelona-training-bust-up.html

http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-4738932/Neymar-Barcelona-training-bust-up.html#v-3414122803402095302

Rissa sfiorata in allenamento tra Ney e Semedo. Dopo una entrata dura da tergo del portoghese sul brasiliano, Ney si è lamentato vistosamente nei confronti del teammate arrivando ad un faccia a faccia molto aggressivo e per niente da compagni di club. Come mettono in evidenza le immagini del Daily Mail, i due giocatori sono stati separati dagli altri compagni di squadra cercando di riportare la calma tra i due contendenti che hanno continuato a parlare e gesticolare a distanza. Quando pareva tutto risolto, Neymar è tornato sui suoi passi e si è diretto come una furia verso Semedo, ma è stato trattenuto da Busquets che ha evitato che il brasiliano si lanciasse sul nuovo arrivato in casa Blaugrana. Al termine dell’alterco Neymar ha lasciato l’allenamento visibilmente arrabbiato, lanciando a terra la pettina che indossava. Curiosamente l’episodio è avvenuto nella parte dell’allenamento a porte chiuse (o almeno così sarebbe dovuto essere). Invece una telecamera abusiva ha continuato a filmare la sessione di esercizi riuscendo a cogliere questo spiacevole episodio. L’allenamento era iniziato come al solito tra sorrisi e pacche sulle spalle tra Ney e i suoi companeros. Questo episodio si inserisce ora in una situazione per niente acclarata e tranquilla. Bisognerà vedere se questo episodio verrà dimenticato e matabolizzato a lascerà spiacevoli strascichi nella mente del brasiliano.

 

Incontro tra Neymar Sr., Robert, Sanllehí e Cury

Dopo la partita contro il Man Utd vinta dal Barça per 1-0 con l'ennesimo goal di Neymar, il terzo in due incontri disputati, nel corso del quale il brasiliano si è reso protagonista di una eccellente prestazione come fosse un segnale mandato alla dirigenza Blaugrana per ottenere un aumento salariale, il padre del giocatore è stato visto insieme a Robert Fernández, Raul Sanllehí e André Cury. All'obiettivo di Roger Torelló, Ney Sr, visibilmente sorridente, ha mostrato il pollice all'insù. Dello stesso buon umore era anche Sanllehí, mentre Robert era più serio. In un periodo in cui si cerca di leggere anche i fondi del caffè al fine di intravedere un po' di luce in fondo al tunnel oscuro, anche questi possono essere dei segnali da interpretare.