Griezmann resterà colchonero

Le sensazioni erano chiare da parecchie settimane. Griezmann aveva cambiato idea e aveva deciso di restare nell’Atletico. Dopo l’accordo verbale raggiunto tra il giocatore e il club mesi fa, che faceva intendere che l’acquisto del francese fosse ormai cosa fatta, il FCB non è stato in grado di ribattere alla controffensiva dell’Atletico. L’offerta mareante di 23 milioni netti al Petit Diable non è stata bilanciata dal peso e dalla gloria della camiseta blaugrana.

Poco fa Griezmann, in diretta video, ha dichiarato che “preferisco restare all’Atletico. Avevo l’idea chiara in testa da giorni. Non mi pentirò di questa scelta”.

Dopo l’addio improvviso di Neymar della scorsa estate, anche questa stagione si apre con l’ennesimo palo subito. Se lo scorso anno il Barça non era riuscito a trattenere il brasiliano, ora non è riuscito a convincere Griezmann a vestirsi di blaugrana. Un colpo demolitore all’immagine del club che ne viene enormemente ridimensionato nel valore e nel potere contrattuale. Il FC Barcelona non tira più, non è più in grado di battere la concorrenza degli avversari con la sola gloria della sua maglia. Non solo il Psg, squadra senza storia e senza immagine, ma anche l’Atletico, con una offerta economica migliore di quella azulgrana è in grado di strappare un giocatore che era già praticamente preso.

Senza scivolare nei luoghi comuni, del tipo Non esistono più le mezze stagioni, possiamo dire tranquillamente che il FC Barcelona non è più lo stesso club per il quale i giocatori facevano carte false per indossare la sua maglia, anche a costo di ridursi l’ingaggio. Perché questo? Cos’è cambiato nel giro di qualche anno? L’appello non è più lo stesso. Di chi è la responsabilità di ciò? Di una directiva confusa, che non ha una visione d’insieme e che non fornisce garanzie di forza economica e tecnica ai giocatori? Questa confusione si può anche leggere nei recenti cambi della secreteria tecnica. Tutto questo, unito al fatto che la squadra non riesce a superare i quarti di champions da tre stagioni, danno all’esterno una immagine di debolezza che si tramuta in rifiuti di questo genere.

E adesso? Senza Griezmann cosa farà il Barça? A questo punto si annunciano altri tempi confusi e ricchi di panico all’interno del barcelonisno. C’era una volta il Barça, avrebbe intitolato Sergio Leone.

FC Barcelona – Il mistero Griezmann s’infittisce

Antoine Griezmann nei panni di Giacomo Puccini ci sta benissimo. Barça sì, Barça no; Atletico sì, Atletico no. E’ il mistero di quest’inizio di estate, il motivetto che sta spopolando in questa vigilia dei mondiali di Russia 2018. E’ dalla fine della stagione di Liga che tutti pendono dalle labbra del francese per carpire quello che sarà il suo destino nelle prossime stagioni. Sarà ancora Madrid o sarà Barcelona? Nonostante si moltiplichino i rumors che vogliono che il francese abbia scelto la continuità dell’Atletico favorita da un corposo aumento dell’ingaggio (23 milioni netti all’anno), il ragazzo continua a serbare la soluzione dell’indovinello al suo interno.

Come un novello Puccini continua a dichiarare “Il mio mistero è chiuso in me” e prosegue quasi a voler dire “la squadra mia nessun saprà”. Ora, al di là della citazione del Nessun Dorma della Turandot che Griezmann pare interpretare perfettamente restando in parte come nemmeno Pavarotti riusciva per così tanto tempo continuativamente, Antoine sembra proprio gradire questo ruolo dell’uomo del destino a cui tutti si avvicinano nella speranza di avere un segno, un cenno, una mezza parola smozzicata da cui poter trarre un barlume del suo futuro calcistico. E come se fosse un Augure, o l’Oracolo di Delfi, tutti gli si fanno appresso e pendono dalle sue labbra. 

E’ capitato così anche oggi. La nazionale francese aveva in programma una conferenza stampa in merito ai prossimi campionati del mondo. Griezmann e N’zonzi erano stati prescelti per incontrare i giornalisti. Tutti pensavano che sarebbe stata l’occasione perché il colchonero sciogliesse la cortina che si è sollevata sul suo futuro.

“Non è il momento per parlare del mio futuro” ha detto Griezmann, rimandando così ogni decisione. Anzi, “Ho già preso la mia decisione” ha dichiarato “ma non parlerò del mio futuro”.

Come dire, “ho già deciso ma ancora non ve lo dico. Mi piace troppo questa situazione”. Il perché di questo silenzio è del tutto misterioso. Un comportamento francamente incomprensibile. Griezmann non è una persona che ama prendersi la scena, non è un Ronaldo che posa mezzo nudo con l’ultimo modello della sua nuova supercar, o che volutamente rovina la festa della sua squadra per mettersi in evidenza nel dopo gara dopo una finale che lo aveva visto mesto comprimario. Griezmann non è così, o almeno non lo ha mai dato a vedere. Dunque, perché tanto mistero? Perché tenere un piede in due staffe con il rischio (a questo punto della stagione, con le programmazioni già avviate, una certezza) di rovinare la campagna rafforzamento di una delle due squadre?

Questo inspiegabile silenzio viene visto a Can Barça come un segnale positivo. Un possibile riavvicinamento ai colori blaugrana dopo una quasi certa chiusura a seguito della proposta economica scandalosa che il club colchonero gli aveva offerto. 

Abidal nuovo Secretario Tecnico al posto di Robert

Era nell’aria da diverso tempo che ci sarebbe stato un cambio alla guida della Secretaria Tecnica del club. Dopo una lunga permanenza in blaugrana, l’uomo degli acquisti lascia l’incarico ad un volto caro al barcelonismo: Eric Abidal. 

Se l’addio di Robert Fernandez era sulla bocca di tutti, il nome del suo sostituto è una sorpresa assoluta. Nessuno aveva fatto il suo nome prima d’ora e il suo incarico, reso noto nel pomeriggio di oggi, ha lasciato tutti di stucco. Una bella sorpresa è da dire. Tutto l’ambiente è rimasto legato al francese che con la maglia blaugrana ha vissuto trionfi e terribili momenti (legati alla malattia che ne aveva temporaneamente interrotto l’attività sportiva). Il suo ricordo più bello è certamente quello in cui il giocatore, appena rientrato all’attività sportiva dopo il trapianto al fegato a causa del tumore che lo aveva costretto allo stop, solleva al cielo la Champions del 2011.  

Robert aveva il contratto in scadenza al 30 giugno ed è stato in carica dalle elezioni vinte da Bartomeu nel 2015. In questi anni ha portato a Barcelona alcuni nomi di spicco quali Coutinho, Paulinho e Dembélé, oltre ad altri di minor pregio e rendimento, uno su tutti André Gomes, forse il suo fallimento più grosso. 

Abidal, da un anno già ambasciatore del FC Barcelona, sarà presentato lunedì 18 e firmerà un contratto di tre anni. L’ex giocatore ha vestito la maglia azulgrana dal 2007 al 2013, vincendo due Champions (20009/2011), 4 Liga (08-09/09-10/10-11/12-13), due Copa del Rey (08-09/11-12), 4 Supercoppe di Spagna (08-09/09-10/10-11/11-12), 2 Mondiali per club (2010, 2012) e 1 Supercoppa Uefa (08-09). 

Umtiti rinnovato fino al 2023

Il rinnovo di Samuel Umtiti era nell’aria. Le parti erano concordi nella necessità di rinnovare il contratto al difensore francese. Troppo rischiosa la clausola rescissoria di appena 60 milioni. Anni fa poteva essere sufficiente. Non dopo il caso Neymar che ha rivoluzionato il mercato e le sue cifre. Le parti, dopo un momento di tensione verso la fine del campionato dovute a una richiesta del giocatore ritenuta eccessiva dal club, si sono riavvicinate fino a giungere, oggi, alla conclusione dell’accordo di rinnovo. Samuel Umtiti sarà blaugrana fino al 2020

La firma è prevista per domani mattina alle 10:00 a cui seguirà la foto dell’atto protocollario. Alle 10:30 ci sarà la conferenza stampa presso il Camp Nou. Il club non ha ancora reso noto l’entità della clausola rescissoria che avrà il contratto del giocatore, ,a è certo che sarà in linea con gli ultimi rinnovi, quelli di Piqué e Sergi Roberto e sarà intorno ai 500 milioni di euro.

FC Barcelona – Il futuro di Griezmann svelato alla vigilia di Francia – Australia

Antoine Griezmann lo aveva detto. “Saprete il mio futuro prima dei mondiali” Nelle ultime ore il ragazzo ha ribadito il concetto. Prima della partita della Francia contro l’Australia nel mondiale russo, il francese dell’Atletico svelerà quale sarà il suo futuro. Barça o ancora Atletico.

La strana sensazione sul futuro del ragazzo è data dal fatto che entrambi i club sono certi che vestirà la propria maglia. In casa colchonera danno per fatto che le petit diable accetterà il rinnovo del contratto a cifre molto più alte rispetto a quelle che percepirebbe al Camp Nou. A Can Barça, egualmente, sono tranquilli e mostrano la certezza che il giocatore manterrà la parola data ai dirigenti blaugrana nei numerosi incontri tra il manager del ragazzo e la dirigenza del club. Il pre contratto firmato da Griezmann con il FC Barcelona, della cui esistenza/inesistenza si è più volte parlato, garantirebbe anche da eventuali cambi di scenario delle due parti, prevedendo una penale contro la parte inadempiente nel caso in cui l’accordo non dovesse andare a buon fine per causa imputabile ad uno dei due contraenti.

L’esordio della Francia al mondiale di Russia è previsto per il 16 giugno. Prima di quella partita Griezmann dichiarerà se resterà a Madrid (poco probabile) o accetterà di condividere lo spogliatoio con Messi, Suarez, Coutinho e i compatrioti Dembélé e Umtiti. Questa è l’ipotesi più prevedibile. I treni come quello del Barça non passano tutti i giorni, e una volta che ha lasciato la stazione, difficilmente si ripresenterà l’occasione di salirci a bordo. Antoine questo lo sa benissimo. Legarsi ad un club come quello colchonero può significare porre una pietra tombale sulla sua crescita professionale e non raggiungere mai standard qualitativi e di vittorie che solo facendo il salto di qualità potrebbe ottenere. L’aumento dell’ingaggio che gli garantirebbe l’Atletico non potrà mai compensare i mancati trionfi che potrebbe garantirgli il passaggio al FC Barcelona. Neymar insegna.