Giuseppe Ortu Serra
Dopo due anni di purgatorio, il Barcelona conquista gli ottavi di finale di Champions battendo 2-1 il Porto grazie ad una ripresa tonica e convincente. La qualificazione porta il sigillo dei Joao, i migliori in campo per distacco rispetto agli altri compagni.
Il primo tempo è stato equilibrato nella sfida tra le squadre più forti del Gruppo H, girone all’improvviso equilibratosi dopo la vittoria pomeridiana dello Shaktar sull’Anversa. Il Porto è sembrato più leggero e tranquillo dal punto di vista emotivo nel primo tempo; il Barça, invece, con la pesantezza della crisi di gioco e identità che si sta portando dietro in questa tribolata stagione, la seconda di Xavi da allenatore. Il Barcelona è stato sin dall’inizio insicuro in difesa e lento nel giropalla. Ciò ha permesso al Porto di mettere in allarme più volte la retroguardia blaugrana, sopratutto dalla mezzora. Nel reparto difensivo ancora una volta male Koundé, costantemente in ritardo e superato dagli avversari ad ogni piè sospinto. Inigo Martinez leggermente migliore del suo compagno di squadra, ma sempre sotto la sufficienza. A centrocampo Pedri -qualche lampo per lui- ha giocato con il suo solito piglio: lento, abatino, svogliato, lezioso. Spesso non ha recuperato la posizione quando ha perso palla e non è stato lesto ad approfittare delle occasioni capitategli nei primi 45 minuti, come verso la fine del tempo, quando recuperata palla in area di rigore, non è stato pronto nella conclusione. Per quando riguarda il primo tempo di Gündogan è da registrare l’ennesima prestazione irregolare, piena di sbavature. De Jong, pur ancora deficitario a livello di preparazione, essendo appena rientrato dal lungo infortunio, è stato comunque il più attivo e presente in campo.
Il Porto, dopo un inizio guardingo, è uscito alla distanza nella seconda metà del primo tempo e ha subito colto nel segno. Prima con una rete annullata per fuorigioco. Poi con la marcatura che ha portato in vantaggio la formazione di Sergio Conceicao. È stato il momento più difficile della partita, e probabilmente, della stagione del Barça. Sotto di una rete, in casa, dopo le brutte prestazioni in Champions e in Liga, questa rete avrebbe potuto rappresentare il turning point in negativo della formazione di Xavi e del suo allenatore, coinvolgendolo in una drammatica spirale di stallo aeronautico.
Ma ecco che, proprio nel momento del maggior bisogno, si è materializzata l’asse bipartita tra i due Joao. Cancelo ha aperto lo spettacolo; El Gato Félix lo ha chiuso. Azione personale sulla sinistra del numero 2, ingresso in area dal lato corto e tiro incrociato a morire sul palo lontano. Neanche il tempo di far uscire i cammelli dalle fondamenta del Montjuic per rispedire Xavi nuovamente in Qatar con baracca e burattini, che il laterale ha subito richiuso i cancelli e messo a riposo i mammiferi.
Il pareggio ha dato spinta ed entusiasmo alla squadra e all’ambiente. Il Barça ha iniziato a giocare e a creare occasioni, entrando in sintonia con il suo pubblico. La ripresa ha visto entrare sul terreno di gioco un Barça convinto dei propri mezzi che, di fatto, non ha lasciato campo e spazio al Porto. Pronti via ed è iniziato anche lo show del Gato Félix, l’altro Joao della serata. Prima azione, prima palla toccata, e traversa con un tiro da fuori di mirabile fattura. Ancora il 14 un minuto dopo (fuori di poco), seguito da Cancelo dopo ulteriori 60 secondi. Il tempo per uno spavento causato da un errato rientro e piazzamento della difesa su un attacco portoghese, ed ecco il raddoppio grazie ancora ad una invenzione dell’asse Joao – Joao. Azione portata avanti in velocità dal Gato che ha scambiato con Cancelo. Palla restituita all’extremo nel cuore dell’area di rigore. Piatto di prima dall’altezza del dischetto e palla all’angolino lontano. Una meraviglia. Il Barcelona a quel punto ha definitivamente preso il sopravvento sull’avversario che non si è quasi più fatto vedere se non al 79′, quando l’ennesimo pasticcio difensivo di Koundé per poco non ha permesso al Porto di agguantare il pari. Gündogan e Pena hanno sbrogliato la situazione allontanando il pericolo. La formazione blaugrana avrebbe avuto anche modo di rimpinguare il risultato, ma le parate di Costa (spettacolare sopratutto su Raphinha in rovesciata su delizioso assist di Gundo) hanno bloccato il risultato sul 2-1 finale.