Anche il Barça denuncerà il Psg alla Uefa

“Niente prigionieri”. Sembra una scena del film Laurence D’Arabia prima dell’assalto dell’Armata Araba ad un plotone turco in ritirata, ma è solo uno spunto per dire che ora il Barça ha deciso di muoversi in maniera decisa e seria contro ogni tentativo di impoverire il patrimonio tecnico della squadra e il suo valore competitivo. Fino ad esso l’atteggiamento della dirigenza barcelonista era stato di attesa, quella apparente placida tranquillità prima della tempesta. Il mare pare appiattirsi sotto la linea dell’orizzonte, il vento si acquieta, l’aria smette di muoversi. In questo nulla assoluto si prepara la Tempesta Perfetta. Ebbene, il tempo passa, la stagione è iniziata, le competizioni ufficiali stanno per affacciarsi all’uscio e la situazione Neymar continua a stiracchiarsi e allungarsi con modalità decisamente snervanti. E così, davanti ad una sempre più probabile fuoriuscita di Neymar dalla Entità barcelonista, e ad una attesa che sta solo mandando in frantumi l’aplomb del FC Barcelona, da Can Barça si è deciso di uscire allo scoperto e affrontare la situazione di petto. Così, dopo la presa di posizione della Liga attraverso le parole di Tebas, questo pomeriggio anche la Directiva del Barça ha fatto sapere che ricorrerà alla Uefa per denunciare la violazione del fairplay finanziario da parte della società francese qualora dovesse pagare la clausola rescissoria.

“Nessun club al mondo”, sostiene Bartomeu, “ha in cassa una liquidità di 222 milioni di euro. Se il Psg dovesse pagare la clausola denunceremo la violazione del fairplay finanziario del club parigino davanti alla Uefa”. Queste le parole del mandatario barcelonista, che aggiunge che qualsiasi esborso finanziario che non provenisse dal bilancio societario, ma da terze parti (persone fisiche e/o giuridiche) violerebbe le regole finanziarie che si è dato l’organismo del calcio internazionale.

Posto che, come è noto, già in passato il club parigino è incorso nelle maglie della giustizia della Uefa per violazione della medesima normativa, la recidiva potrebbe portare non semplicemente ad una sanzione economica o alla riduzione del numero di tesserati da iscrivere nelle liste Uefa, ma a ben più gravi sanzioni, come l’esclusione dalle coppe internazionali, ovviamente Champions League compresa.

Il Barça, dopo tanto attendere e pazientare con modalità da gentleman inglese, ha ora deciso di cambiare atteggiamento e scendere sul campo di battaglia. Il tempo dell’attesa e della pretattica è terminato. Il rumore dei tamburi di guerra già echeggia intorno a Las Cortes. Ora si fa sul serio. Lo scontro sul campo di battaglia è ora inevitabile.

Lascia un commento