GAVI NON É PIÙ GIOCATORE DEL PRIMER EQUIPO.

Giuseppe Ortu Serra

LaLiga ha revocato, questo pomeriggio, l’iscrizione di Gavi dalla prima squadra. Conseguentemente il giocatore tornerà ad indossare la maglia numero 30 dalla partita contro l’Elche fino alla fine della stagione. Il motivo di questo fatto è che il Juzgado del Mercantil 10 di Barcelona, giudice civile, ha respinto il ricorso del FC Barcelona contro il provvedimento giudiziale che aveva dichiarato nulla la cautelare che permise l’iscrizione di Gavi in prima squadra il 31 gennaio. Il giudice civile di Barcelona ha respinto il ricorso del club perché la richiesta dell’iscrizione cautelare di Gavi in prima squadra era stata presentata un giorno dopo la scadenza del termine, da intendersi tassativo a questo punto.

Avevamo parlato a più riprese, anche nella diretta di Il Diario di Passió Barça, della situazione nella quale era coinvolto il Pitt Bull del Barça. Ai più distratti apparirà strana questa situazione, ma è necessario, a questo punto, fare un recap della vicenda. Torniamo dunque indietro di alcuni mesi, a gennaio. Gavi ha ficha del Juvenil A, anche se gioca costantemente con la prima squadra con il numero 30 alle spalle (numero che indica che il giocatore non è iscritto in prima squadra). Il Barça vuole tesserare il giocatore come membro della prima squadra, ma LaLiga si oppone categoricamente per una questione di fair play finanziario interno. Il Barcelona non si dà per vinto e ricorre al magistrato civile al quale chiede una iscrizione cautelare del giocatore in prima squadra. Iscrizione cautelare che, come facile intendere, è sub judice, e perciò, del tutto momentanea. Qualche settimana addietro il giudice numero 10 ha revocato la cautelare sull’assunto che la richiesta di iscrizione, fatta dal club a gennaio, era stata presentata fuori dai termini previsti dalla legge. Un giorno dopo. Il club ha presentato immediato ricorso contro la pronuncia, ottenendo che il giocatore continuasse, nelle more, a poter essere schierato con la maglia numero 6 come giocatore della prima squadra. Oggi è giunta la notizia che il ricorso in opposizione del Barça è stato respinto dal giudice civile numero 10, che ha confermato la pronuncia precedente, ossia la revoca dell’iscrizione cautelare di Gavi. Adesso il FC Barcelona può adire la Audiencia Provincial de Barcelona.

A questo punto, cosa? Gavi può continuare a giocare con la prima squadra fino al termine della stagione con la maglia numero 30, con ficha del Juvenil A, e guadagnando quello che era stato concordato con la stipula del nuovo contratto da prima squadra. Ma, a fine stagione, non essendo valido quel patto con scadenza 2026, il ragazzo si ritroverà senza contratto e libero di accasarsi dove vorrà. Non solo. Non potrà nemmeno essere nuovamente schierato come giocatore di una delle categorie inferiori perché il ragazzo ha ora sottoscritto un contratto con la prima squadra. Si può salire in questa speciale scala, ma mai scendere.

Il problema non è tanto che Gavi si ritrovi libero di accasarsi dove vuole inquartò senza contratto, posto che il giocatore non ha alcuna intenzione di lasciare la maglia blaugrana, quanto piuttosto il fatto che da giugno prossimo il club non potrà iscrivere il nuovo contratto di Gavi senza prima abbassare la masa salarial del primero equipo. E qui arrivano le note dolenti. Il Barça ha, al momento, un monte ingaggi di 640 milioni, euro più, euro meno. Per il rigido fair play financiero de LaLiga, il club dovrebbe ridurre la masa salarial di circa 200 milioni di euro, o liberare dal bilancio voci per un corrispettivo importo, o aumentare per la stessa cifra gli introiti attraverso contratti di sponsorizzazioni. Sappiamo infatti come funziona il fair play finanziario. Puoi spendere per la squadra (pagamenti per cartellini più ingaggi) quanto te lo consente il tuo bilancio pari ad una certa misura percentuale delle entrate. Perciò più incassi, più puoi spendere. La soluzione per questa prossima stagione sta nel liberare ingaggi con la cessioni di giocatori da destinare ai nuovi o agli altri (che nuovi non sono) che si trovano nella situazione di Gavi e stipulare nuovi contratti di sponsoring e partnership che ti permettano di contare su nuovi introiti che servano per alzare l’asticella dei capitali da destinare a contrattualizzare i giocatori.

Lascia un commento