IL BARÇA BATTE IL CADICE AL CAMP NOU E TORNA A + 8SUL MADRID

Giuseppe Ortu Serra

Il Barça regola con un 2-0 il Cadice in uno scontro delicato per la classifica dell’avversario e perché era chiamato a rispondere al Madrid, vincente sull’Osasuna a Pamplona. Xavi ha messo in campo un undici con rotazioni per preservare qualcuno dei suoi per lo scontro campale di giovedì prossimo a Old Trafford nel ritorno degli spareggi per l’accesso alla Europa League. Con Dembe e Pedri infortunati, Araujo squalificato, Xavi ha schierato Eric in coppia con il ritrovato Christensen dall’inizio dopo l’iniziale panchina contro lo United di giovedì scorso. Balde ha recuperato la maglia da titolare e Koundé ha giostrato sul laterale destro. A centrocampo si è vista la novità Roberto interno sinistro. De Jong ha fatto il pivote e Gavi, recuperata la 6 della Liga, a destra. In attacco turno di riposo per Raphinha. Al suo posto Ferran, con Lewa nueve e Ansu a sinistra, chiamato a ripetere le buone sensazioni provate contro i Red Devils.

La partita non è stata particolarmente veloce sin dall’inizio. Si vedeva che mancava sprint e spunto sopratutto sui due out. Ferran, pur essendosi laureato certamente Hombre del partido, ha iniziato in maniera timida, facendo mancare alla squadra la verve, la velocità, lo spunto, la fisicità e la fantasia che hanno, invece, i suoi compagni di reparto, Dembélé e Raphinha. Per gran parte dell’incontro la squadra è risultata spuntata. Con il passare dei minuti il ragazzo è cresciuto, diventando il migliore in campo, ma ci ha lasciato, comunque, l’impressione di essere di un livello inferiore ai compagni citati per quanto riguarda la pericolosità in attacco, e sopratutto contro avversari di un livello ben superiore al Cadice, la scelta dell’allenatore dovrà ricadere su altri nomi. Ferran potrà andare bene in queste partite, ma contro gli ostacoli duri serve una velocità e una inventiva che non sono nelle sue corde. Ansu, dall’altra parte, è stato totalmente assente, rendendo il compito della squadra ancora più complicato.

Ferran è stato autore di una serie di giocate e serpentine in area, nella seconda parte del primo tempo, che hanno creato, da sole, più pericoli di quelli non giunti dai suoi compagni di reparto. Dai suoi piedi è nata l’azione della prima rete blaugrana. Azione ubriacante sulla destra dell’area di rigore e palla in mezzo, dove Lewy ha colpito di testa in maniera acrobatica. Sulla palla, respinta sulla linea dalla difesa amarilla andalusa, Roberto ha sentenziato colpendo di prepotenza e finalizzando la giocata. Questo è avvenuto sul finale di tempo, al 42′. Subito dopo è giunto il raddoppio. Questa volta il polacco non si è fatto respingere la conclusione e ha realizzato la sua 15ª rete personale con un bel destro rasoterra fatto partire dal limite dell’area di rigore.

La partita si è, di fatto, decisa in quei minuti finali, posto che fino a quel momento la gara era scivolata stancamente sui binari di uno zero a zero che lasciava presagire molte difficoltà per la formazione di casa.

La ripresa è stata controllata dal Barcelona, che ha tirato i remi in barca risparmiando energie fisiche e mentali per il cruciale scontro di Old Trafford. Verso la parte finale della gara, sopratutto grazie all’ingresso in campo di Ramos, tra le fila del Cadice, i giocatori dell’istmo hanno creato più di un grattacapo alla difesa blaugrana, mettendo a rischio, se non il risultato (ma quello non si può mai sapere), quantomeno il primato di Ter Stegen dei 17 cleen sheet totali in stagione. Il portiere tedesco è salito in cattedra dal 77°, quando ha inaugurato un duello diretto con gli attaccanti avversari, specialmente con Ramos, entrato al 73′ al posto di Roger Martí. Prima si è esibito in una bella respinta su colpo di testa di Alcaráz, poi con una respinta sul palo esterno in un uno contro uno Ramos. All’85’ è stato Lozano a colpire il palo alla destra di Marc André.

Il Barça ha annullato il colpo sparato dal Madrid con la vittoria di Pamplona, riportando a 8 il suo vantaggio, portando a sette le vittorie di fila e irrobustendo i numeri difensivi e offensivi di squadra. Adesso mente a giovedì e alla trasferta di Old Trafford per tentare di intraprendere un nuovo cammino europeo e cercare di stupire anche l’Europa.

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