CHIACCHIERATA CON XAVI: IL RESUMÉ DI BARÇA – CADICE

Giuseppe Ortu Serra

Xavi è tornato sulla partita di ieri contro il Cadice e ha riassunto perfettamente, in due minuti e quarantasette secondi di chiacchierata, oltre 90 minuti di gara, incluso i suoi pensieri che hanno portato a schierare in campo quella formazione. Un concentrato di scibile calcistico, un proibitissimo Bignami da nascondere, come quando si era a scuola, nella seduta della sedia sotto al sedere.

In merito ai 90 minuti, il tecnico egarense è stato chiaro:

“Abbiamo giocato un buon primo tempo. Mi è piaciuta la circolazione della palla. Abbiamo segnato negli ultimi minuti e abbiamo, se non sentenziato, quanto meno indirizzato la partita. La ripresa è stata condotta a ritmo più basso. Non mi sono piaciuti gli ultimi 15/20 minuti di gioco. Abbiamo abbassato troppo la intensità e il ritmo. Eravamo anche stanchi per il gran numero di partite accumulate e abbiamo lasciato troppe occasioni al Cadice. Quello non mi è piaciuto. Però sono contento della dinamica, del gioco della squadra. Un’altra volta la porta a zero, ristabiliti gli otto punti; e questo è importante”.

Dal punto di vista tattico, Xavi ha spiegato che “Abbiamo riportato in campo i dos extremos, con Ansu che si accentrava e veniva dentro al campo per permettere a Balde di salire lungo la fascia e aggiungersi all’attacco. Ansu può giocare sia largo che accentrato. In questo modo può stare vicino a Robert e dargli una mano. Abbiamo cercato Gavi per attaccare per linee interne. Bene anche De Jong e Sergi Roberto. Abbiamo attaccato bene dalle fasce, dal centro. Lo dico sempre, noi attacchiamo in un modo e difendiamo in un altro”.

Xavi si è anche spinto a parlare dei singoli, sopratutto di coloro che giocano meno. “Sono molto contento per Ferran, che ha fatto un passo in avanti per guadagnare in fiducia, per Ansu, che ha giocato molto bene per la squadra. Sergi è un giocatore che può giocare in diverse posizioni. Sono contento per lui perché è un giocatore fantastico, si allena sempre bene. Bene anche Eric, perfetto nella linea difensiva“.

Parlando di tattica e del modo in cui è arrivato a costruire il centrocampo che ha schierato ieri, Xavi ha detto che “Nel ruolo di pivote possono giocare sia Frenkie que Sergi Roberto, ma ho preferito schierare Frenkie come mediocentro e Sergi più avanzato e libero da obblighi di marcatura”.

Riguardo alla posizione degli extremos all’interno della squadra, con Dembélé, Ferran e Raphinha che preferiscono giocare a destra, Xavi ha scherzato, dicendo che “sí, tenemos un lio“, per poi diventare subito serio e dire che in ogni caso tutti sanno e possono giocare anche a sinistra. “Dembélé ha giocato lì e ha segnato partendo da quella posizione. Abbiamo alternative e questo è molto positivo per la squadra”.

In merito alla sostituzione di De Jong e di Lewy, Xavi ha detto che non lo ha fatto pensando a Manchester, ma più che altro “al fatto che i due giocatori avevano accumulato molti minuti fino ad ora ed era giusto dare loro un po’ di riposo”. Ovviamente in ottica Old Trafford e pensando allo United di giovedì.

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