PROVA DI FORZA E CARATTERE A SAN SEBASTIAN. 0-1

Giuseppe Ortu Serra

Il Barcelona sconfigge la Real Sociadad in terra basca e mantiene il secondo posto davanti al Sevilla al termine di una bella partita tirata, combattuta e dura quanto basta per annoverare tre infortunati su quattro nella difesa blaugrana. La rete della vittoria, giunta all’11° minuto, porta la forma di Aubameyang (9ª rete il Liga) al termine di una bella azione prolungata in area di rigore avversaria.

Nei primi 45 minuti si è visto un ottimo Barça contro un’altrettanto forte Real. Quella alla Reale Arena di San Sebastian è stata una partita complicata non solo per la forza dell’avversario, ma anche per il momento nel quale la formazione di Xavi è atterrata all’ex Anoeta. Reduce da due sconfitte consecutive tra Europa League e campionato (Eintracht e Cadice), e con la vittoria del Sevilla a Valencia che non molla di un centimetro nella corsa al secondo posto, il Barça è sceso in campo con la squadra titolare dopo avere recuperato squalificati (Araujo) e infortunati (Piqué). Con la formazione al completo, sopratutto con la difesa al completo, il Barça è apparso un’altra squadra rispetto a quella senza energie ed equilibrio vista nelle ultime gare.

La partita è iniziata con una Real molto più aggressiva e in palla, e ha pressato subito alto i blaugrana. Ma oggi il Barça era diverso rispetto a quello visto ultimamente. Piquè, Araujo e Dani Alves hanno dato sicurezza al reparto arretrato e, di conseguenza, a tutta la squadra. Così, dopo i primissimi minuti, la formazione di Xavi ha mostrato il suo lato migliore. Sicurezza, autorità, facilità di palleggio. E incisività in attacco.

Il Barça è passato subito. All’11° minuto una bella azione iniziata da Jordi a sinistra, ha portato alla conclusione Dembélé a destra. La sua conclusione in diagonale si è stampata sul palo rientrando sul terreno di gioco. Gavi è stato il più lesto a impossessarsi della palla e a rigiocarla con un bel cross per Ferran (a destra). L’ex City ha stoppato con il petto e cercato con un pallone alto sul secondo palo Aubameyang che, con uno stacco portentoso in sospensione, ha appoggiato in rete. Il vantaggio ha dato ulteriore slancio ai blaugrana che hanno continuato a giocare con autorità, sfiorando il raddoppio in diverse circostanze e legittimando il risultato.

La ripresa ha visto invece una Real che è entrata in campo con maggiore intensità e forza, mettendo alle corde da subito il Barcelona. Le cose si sono ulteriormente complicate perché Xavi ha dovuto rinunciare, per infortunio, a tre dei difensori titolari. Prima è toccato ad Araujo lasciare il campo per un infortunio al ginocchio che è parso grave sin dall’inizio. Al suo posto Eric, protagonista di due svarioni difensivi che, per un nonnulla, non sono costate due reti al Barça. In una di queste occasione San Ter Stegen ha decisamente salvato il risultato con un paradón one to one con Sorloth. Poi è stato il turno di Dani Alves (66′) a dover abbandonare il terreno di gioco. Al suo posto è entrato Dest. Infine (82′) a dare forfait è stato Piqué. Lenglet ne ha occupato la posizione in campo. Con la difesa totalmente rivoluzionata per infortuni e con Jordi che ha lamentato diversi problemi sebbene sia rimasto stoicamente in campo, il Barça è stato messo alle corde. Ha subito, ha rischiato, è stato aggredito in alcune circostanze, ma è riuscito a difendersi con le unghie.

Dal 70′, complice anche un calo di intensità della formazione di casa, il Barcelona è riuscito a gestire meglio la gara, sollevare il baricentro e tenere la palla lontano dalla propria tre quarti difensiva. La partita è così scivolata verso il fischio finale con un recupero monstre (10 minuti), di quelli che il Barça non vede mai assegnati a suo favore neanche quando ne sussisterebbero le circostanze. Leggasi Eintracht Frankfurt e Cadice.

Con questo risultato il Barça risponde al Sevilla, corsaro a Valencia, sponda granota, mantiene la seconda posizione e stacca l’Atletico (pareggio casalingo per 0-0 con il Granada) di due punti.

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