A NAPOLI CON IL PIENO DI FIDUCIA DI VALENCIA

Giuseppe Ortu Serra

A Napoli il Barça si gioca l’accesso alla Europa League con una squadra che ha recuperato Araujo, perno della difesa di Xavi. Le buone notizie riguardano anche l’attacco: come visto a Mestalla, Aubameyang è sulla via del recupero della miglior forma. A Barcelona da quattro gare, l’ex Arsenal ha mostrato la sua faccia migliore a Valencia. Tre reti (una in compartecipazione con Pedri) e una prestazione che ha messo in evidenza il grado di pericolosità dell’attaccante gabonese. Tutto ciò che è mancato nelle precedenti partite, in termine di reti per occasioni create, è arrivato a Valencia. Quattro occasioni da goal e tre reti nei primi 45 minuti. E tutte grazie a Aubameyang. A Napoli, all’andata, il Barça aveva giocato bene sopratutto la seconda parte di gara, ma aveva sprecato enormemente nei due tempi. Tutte le principali azioni da rete erano capitate a Ferran, che l’ex City aveva sprecato clamorosamente. La partita si era chiusa con appena una rete realizzata, su rigore, su quattro/cinque chiare occasioni. Aubameyang non aveva avuto modo di mettersi in mostra allora. Adesso, al ritorno, il numero 25 può riconfermarsi dopo Valencia. Titolare indiscutibile in questa notte europea, Xavi è intenzionato a sfruttarne la spinta emotiva che la tripletta di Valencia ha instillato nel giocatore. L’attacco dovrebbe essere composto, oltre che da Aubameyang, anche da Adama e Gavi. Ferran dovrebbe partire dalla panchina, per avere possibilità di ingresso nel corso della gara. Dembélé, titolare nella partita di Valencia, dovrebbe dare il cambio ad Adama nella ripresa.

Adama-Dembélé, un duo che Xavi vuole giocarsi in alternativa l’uno con l’altro per dare sempre una grande sferzata di velocità e dinamismo nel corso dell’incontro. Nel secondo tempo, quando i ritmi caleranno, ecco che l’ingresso di una freccia come il francese potrebbe essere determinante per fare male ad un avversario che potrebbe non essere più in grado di andare alla medesima velocità impostata all’inizio. Al di là del ritmo sostenuto che il Barça dovrà assicurare nel corso di tutti i 90 minuti, dovrà arrivare quell’effettività, efficacia e cinismo che spesso, in questa stagione, sono mancati. Con un Aubameyang in più nel motore, il Barça potrebbe veramente dare la svolta alla stagione. Non solo sbarcando ufficialmente in Europa League, ma puntellando, e migliorando, quel quarto posto che è fondamentale per la sopravvivenza sportiva della squadra e del club.

Con l’attacco così impostato, la difesa ha aggiunto un tassello fondamentale, quel Araujo che è ormai il centrale più affidabile della retroguardia blaugrana. Recuperato fisicamente dai problemi fisici che ne avevano impedito l’utilizzo all’andata, il Barça sarà certamente più solido dietro, ma anche maggiormente pericoloso in occasione delle azioni a balón parado. Il centrocampo, invece, sarà riproposto nella egregia confezione presentata al Mestalla: De Jong, Busi, Pedri. Una partita, quella contro la formazione che, che ha dato alla squadra e al suo allenatore una enorme iniezione di fiducia nei propri mezzi.

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