MESTALLA SBANCATO. IL BARÇA DI XAVI FUNZIONA

Giuseppe Ortu Serra

Vittoria champagne del Barça a Valencia. Un 4-1 imperioso non solo nel risultato, ma anche nello spirito di gruppo, di sacrificio e nella mentalità di una squadra nuova. Al Mestalla Xavi ha presentato il miglior undici possibile, contando le squalifiche di Dani Alves e Piqué e la necessità di dare un po’ di riposo a Adama, che fino al momento le aveva giocate tutte eccetto il secondo tempo contro il Napoli. Il Barça ha giocato un gran bel calcio, mettendo in evidenza una sempre maggiore intesa tra i suoi giocatori e tra i vecchi e i nuovi acquisti. Ciò vale sopratutto per Aubameyang, che dopo due gare iniziate in panchina e la maglia da titolare contro il Napoli giovedì, oggi è partito dal primo minuto contro il Valencia. Se fino a questo momento non aveva avuto molte occasioni per mettersi in mostra (in entrambe le partite giocate in Liga la squadra era rimasta in 10), al Mestalla l’ex Arsenal ha mostrato di che pasta è fatto. Due reti, al 23′ e al 38′, che hanno aperto e chiuso il primo tempo per un 0-3 che la dice tutta sulla prestazione del pomeriggio blaugrana. Il Barça ha giocato bene, con velocità, tocchi di prima e rapidi smarcamenti. In attacco è stato straordinariamente cinico, trasformando quasi il 100% delle occasioni create. Dopo la rete iniziale di Aubameyang (lancio di Jordi dalla propria metà campo che ha trovato scoperta la difesa del Valencia), il raddoppio è giunto grazie a De Jong che ha finalizzato una splendida azione corale rifinita da Dembélé con un cross sotto porta al bacio. Anche la terza rete (la seconda per Auba) è nata con una splendida azione made in Xavi con assist sottoporta di Gavi.

La ripresa è iniziata con un Valencia più cattivo che ha segnato quasi subito con Soler. La rete dell’uno a tre ha caricato la squadra di casa che ha spinto per mettere pressione al Barça nel tentativo di farlo spaventare e commettere errori.

Il ricordo del Celta ha iniziato ad aleggiare nell’aria fino alla rete del 1 a 4 del Barça realizzata in combinazione tra Pedri, autore di un tiro di prima da fuori area, e Aubameyang, che abbassandosi per permettere al pallone di passare, lo ha deviato con la schiena, facendolo innalzare in maniera probabilmente decisiva. La rete del Barça non ha comunque smorzato gli entusiasmi del popolo ché, che sulla scia delle polemiche del primo tempo (rete annullata ai padroni di casa al 42′), hanno trasformato il Mestalla in una corrida, trasmettendo una carica smodata agli uomini di Bordalás. La conseguenza sono state occasioni da una parte all’altra e tanti, troppi falli dei locali. Uno di questi, meritevole del rosso diretto (entrata di Diakaby su Jordi), non è stata nemmeno sanzionata con il cartellino giallo. Del Cerro Grande ha faticato non poco a tenere la partita sui binari, e più volte non ha capito nulla di quanto stava accadendo sul campo. Da qui una serie di decisioni strampalate che hanno rischiato seriamente di compromettere l’integrità fisica dei giocatori del Barça.

Il risultato, il gioco, il carattere e la prestazione del Barcelona sono assolutamente da elogiare. Questa squadra migliora gara dopo gara e non si tira mai indietro. I giocatori iniziano ad essere sempre più al centro del gioco voluto da Xavi e la personalità, l’indole battagliera e impavida stanno trasformando letteralmente questa squadra. Oggi il gioco è stato non solo delizioso e piacevole alla vista, ma anche efficace. Dopo questa gara giocata in un ambiente estremamente difficile, la trasferta di Napoli non fa più paura. Aubameyang c’è e si sta rivelando per quel giocatore che è mancato per tutta la stagione, capace di toccare una palla e trasformarla in goal. Non solo, è un punto di riferimento costante per i compagni, si fa trovare sempre pronto, è abile nello scambio, dà quella profondità che fino ad ora non c’era. Attendiamo anche Ferran, ma già così è un bel vedere.

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