I TROPPI ERRORI COSTRINGONO IL BARÇA AL PAREGGIO CONTRO IL NAPOLI

Giuseppe Ortu Serra

Il Barça non va oltre il pareggio casalingo per 1-1 contro il Napoli nella partita di andata dello spareggio per l’accesso all’Europa League. Peccato, perché i blaugrana avrebbero meritato molto di più. Ma nel calcio vince chi segna di più, non chi sbaglia di più. E Ferran, oggi, è stato il turning point della gara con i suoi errori sotto porta.

Una partita dai due volti. Brutto il primo tempo, buona la ripresa. Nota dolente, gli errori sotto porta di Ferran che hanno impedito alla squadra di conquistare l’intera posta in palio e ipotecare il passaggio del turno. Che la partita fosse difficile si sapeva, ma il primo tempo del Barça è andato oltre le più pessimistiche previsioni. Il Barça ha affrontato il Napoli, nello spareggio per accedere alla Europa League con un gioco lento e scontato. Il Napoli ha difeso con ordine, quasi senza mai soffrire, ripartendo ogni tanto per cercare di pungere in contropiede. In una di queste occasioni è passato in vantaggio. Il Barça è mancato nella velocità di manovra. Adama è stato ingabbiato nel raddoppio costante di Insigne, che non ha permesso all’ex Wolvs di partire e rendersi pericoloso con la sia velocità. Nei primi 45′ minuti nessuno ha mai portato via l’uomo a Adama, e Spalletti è riuscito, così, a neutralizzare una delle armi di Xavi. I blaugrana hanno avuto diverse occasioni, anche clamorose, ma Ferran ha sbagliato le occasioni più ghiotte, come un tiro a centro area, a tu per tu con il portiere avversario dopo un bello scambio con Aubameyang. Il tiro dell’ex City, tuttavia, è finito incredibilmente largo. In diverse circostante i blaugrana hanno recuperato palla al limite dell’aria avversaria per mezzo della pressione alta, ma una volta in possesso di sfera, invece che puntare immediatamente l’area e fare male all’avversario, hanno gestito la sfera in maniera lenta con un giro di palla orizzontale. È sembrato, quasi, che il Barça abbia pensato che passare in vantaggio e fare male all’avversario sarebbe stato troppo scontato, e ha deciso di rendere il compito più complicato alla formazione di casa. La rete del Napoli è giunta nel più classico “goal sbagliato, goal subito”. Ferran ha sprecato la già ghiotta delle occasioni, come detto in precedenza. Nella ripartenza il Napoli è andato due volte al tiro in area di rigore. Nella prima conclusione Ter Stegen ha respinto con difficoltà; nella seconda, lo stesso Zielinski, ritrovatosi il pallone davanti ai suoi piedi, ha scagliato un pallone sotto la traversa portando in vantaggio i suoi. Ciò che, pochi secondi prima, non aveva fatto Ferran.

Nella ripresa il Barça ha iniziato con maggior ritmo. Con esso è arrivato subito anche la rete del pareggio su calcio di rigore. Adama, libero dal raddoppio di Insigne, è riuscito a mettere un pallone pericoloso in area sul quale la difesa del Napoli ha usato una mano di troppo. Richiamo del Var e calcio di rigore. Dal dischetto Ferran, nell’unico tiro in porta della sua gara, è riuscito a realizzare. Il ritrovato pareggio ha messo le ali alla formazione di Xavi, che grazie anche agli ingressi in campo di Busi (grande partita la sua), Dembélé (fischiatissimo all’inizio) e Gavi, è riuscita a giocare un bel calcio, creare occasioni a profusione e fare infervorare il pubblico. Nota stonata della serata; tutte le principali occasioni da rete, quelle almeno più limpide e ghiotte, sulle quali c’era scritto “spingimi dentro”, sono capitate sui piedi di Ferran, che ha sbagliato l’impossibile, gettando alle ortiche delle occasioni che non si possono sbagliare. Senza i suoi errori la squadra avrebbe facilmente, e meritatamente, vinto con ampio margine. L’ex City, tuttavia, sembra avere un grosso problema sotto porta, cosa molto grave per un attaccante. Con il risultato sempre inchiodato sull’1-1, Xavi ha provato la carta Luuk, una sorta di talismano nelle ultime gare disputate. Il buon Luuk è andato vicino anche questa volta a togliere le castagne dal fuoco a Xavi, ma le sue conclusioni (al 90′ e al 97′) sono state preda del portiere (colpo di testa) o sono terminate a lato (gran rovesciata che avrebbe meritato certamente miglior sorte tanto spettacolare è stato il gesto atletico del giocatore numero 17).

La gara è terminata così in partita con una montagne di recriminazioni. Xavi avrà il suo bel daffare con un giocatore, come Ferran, che non vede la porta, e un altro (Aubameyang), che, appena arrivato nel pianeta Barça, ancora non è in grado di incidere nella squadra. Si consigliano sedute di allenamento fiume per Ferran. Ore di tiri in porta fino a notte fonda. Chissà che, in questo modo, prima o poi non riesca a centrare lo specchio, pur piuttosto grande, della porta. Per adesso è solo uno a uno. Appuntamento a Napoli, il 24, per decidere chi sbarcherà in Europa League.

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