DANI ALVES É TORNATO: MI SENTO UN SUPEREROE CON LA CAMISETA DEL BARÇA

Giuseppe Ortu Serra

Dani Alves è tornato e ha iniziato il suo show. Allegria contagiosa allo stato puro. E carica vitale per tutto il gruppo, oltreché per l’ambiente. L’istrionico laterale brasiliano ha superato le visite mediche questa mattina e nel pomeriggio ha svolto la prima sessione di allenamento con la sua nuova-vecchia squadra. Agli ordini di Xavi, ex compagno ed ora allenatore, ha ripreso a correre sul campo di gioco per mettersi alla pari con il resto del gruppo. Cosa potrà dare sul terreno di gioco è presto per dirlo. Ciò di cui siamo certi è il suo valore fuori dal campo, dentro lo spogliatoio.

Un turbine di adrenalina, di gioia allo stato puro per essere rientrato a casa. “Mi sento come un supereroe quando indosso la maglietta del Barça e del Brasile. Spero di contagiare i miei compagni con tutto ciò”. Proprio questo atteggiamento, questo spirito, mancava al Barça, intristito da troppi anni di insuccessi e dolorosi rovesci, oltreché da malinconici allenatori che tutto hanno fatto fuorché cercare di rimettere la barca sulla giusta rotta. Dani Alves può essere fondamentale, basilare, per ricostruire il carattere, lo spirito allegro e vincente dello spogliatoio e per riportarlo a quello che era prima della sua partenza. Il laterale brasiliano è stato l’ultimo vero laterale vincente del Barça. Fintanto che c’era lui, la squadra ha vinto. Sarà solo un caso che con la sua uscita di scena la squadra ha smesso di vincere e ha collezionato solo amare figure? Un ruolo mai veramente sostituito, nel campo e fuori.

La sua figura carismatica di leader dello spogliatoio, di trascinatore, di vincente, non intaccata dai rovesci degli ultimi anni che gli altri pesos pesados hanno dovuto patire, può essere importantissima per riportare la squadra sulla strada della vittoria. Si vince non solo con le gambe e la tecnica, ma anche con lo spirito. E quando entri in sul prato verde dubbioso e carico di insicurezze e paure, hai già fatto un passo verso la sconfitta. Dani Alves, con il suo spirito battagliero e indomito da ufficiale comandante, potrà aiutare Xavi a trasformare quella pattuglia segnata dalle scudisciate inflitte dagli avversari nelle ultime stagioni, nuovamente in una squadra vincente. Il suo discorso è chiaro: “Il Barça siamo tutti, giocatori e tifosi. Non si può smettere di appoggiare la squadra. Adesso è il momento di unire le forze, appoggiare e dimostrare al barcelonismo ciò che abbiamo dentro”. E ancora: “Mi trovo davanti a un compito incredibile, di quelli che mi affascinano maggiormente. Ricostruire, lottare, sudare… difendere la Camiseta”. Di tutto questo ha bisogno la squadra.

Dani Alves potrà aiutare il Barça non solo da fuori, ma anche in campo. La sua esperienza, fondamentale sopratutto per i tanti giovani dal grande talento che il Barça ha in rosa, giovani da istruire, consigliare, fare crescere, sarà certamente utile anche sul campo. “Io voglio continuare a vincere” prosegue il brasiliano. “Dobbiamo pensare, e credere, che siamo nel Barça, il miglior club al mondo. Come il Barça non c’è niente. (Non lo dico) perché sono qui. Quelli che sono andati via da qui lo hanno detto”.

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