FC Barcelona – Primo giorno di scuola a Sant Joan Despí per i blaugrana

di Giuseppe Ortu

Mentre il Governo Sanchez nel pomeriggio estendeva lo Estado de Alarma fino al 24 maggio, necessitato anche da un innalzamento delle vittime del Coronavirus nelle ultime 24 ore, dato asceso a 244 deceduti, il FC Barcelona faceva le prove di un nuovo inizio dell’attività sportiva. Primo giorno di scuola per i giocatori blaugrana dunque. Niente lezioni o interrogazioni oggi. Come ogni primo giorno di scuola che si rispetti, anche questo è stato segnato solo da un bentrovati e poco altro.

La rosa dell’equipo di Quique Setién si è ritrovata alla Ciutat Esportiva Joan Gamper di Sant Joan Despí per sottoporsi ai test contro il Coronavirus. I giocatori sono arrivati ognuno con la propria automobile e hanno fatto il loro ingresso scaglionati, a gruppi di due. Convocati su appuntamento per evitare code di automobili fuori dalla cittadella sportiva, i ragazzi di Setién sono giunti chi con mascherina e guanti, chi senza. Chi era sprovvisto dei dispositivi di protezione personale ha ottenuto il necessario una volta giunto sul posto.

Un piccolo gruppo di fotografi autorizzati, muniti tutti di mascherine, era raggruppato al di fuori della struttura per vedere giungere gli atleti. Chiaramente non c’è stato alcun contatto tra i fotografi e i calciatori.


I blaugrana hanno effettuato tutti i test contro il virus; quelli ematici che salivari. Tampone nasale e prelievo sanguigno dunque. Non solo; una volta dentro, i giocatori sono stati sottoposti anche ad altri controlli medici al di là di quelli protocollati per il Coronavirus. Tutti i ragazzi sono stati sottoposti all’elettrocardiogramma e altri accertamenti per testarne la salute visto lo stato di inattività per circa due mesi. Ognuno dei componenti della rosa della prima squadra ha chiaramente svolto a domicilio uno specifico programma di allenamento proprio per evitare un decadimento dello stato fisico. Ma il controllo dello stato di salute muscolare e atletico individuale era necessario.

Eseguite le analisi e gli esami medici, i giocatori sono rientrati alle rispettive abitazioni portandosi dietro la convocazioneper il primo allenamento, che sarà individuale. Se tutto andrà per il verso giusto l’allenamento si terrà venerdì 8. I risultati dei test si conosceranno in 48 ore. Dopodiché, se tutti saranno in salute, ci si rivedrà nuovamente alla Ciutat Esportiva in quella data per iniziare un percorso d’allenamento diverso e più intensivo rispetto a quello casalingo portato avanti fino ad ora.
I giocatori hanno ricevuto anche una borsa biodegradabile contenente l’abbigliamento da indossare al ritorno agli allenamenti. Dovrà essere indossato a casa e giungere al centro d’allenamento già pronti, con scarpe e tutto, per iniziare la nuova fase di allenamenti individuali. Questa precauzione si è resa necessaria per evitare i contatti con gli ambienti degli spogliatoi, ancorché sanificati. Dunque i blaugrana arriveranno in auto con indosso già gli indumenti per effettuare gli allenamenti; e con quelli andranno via una volta finito. Un po’ come accadeva quando, bambini, si usciva di casa con scarpette, calzoncini e maglietta e si andava a piedi a giocare con gli amici. Una immagine un po’ naïf, un po’ romantica di un calcio meno meccanizzato, meno programmato, meno super aziendale e molto più vero e simile a quello degli anni ruggenti, dell’età d’oro di questo meraviglioso sport che, con il passare dei decenni, aveva perso sempre più la connotazione umana e sentimentale per assumerne un’altra da manager aziendale in giacca e cravatta. Questa scossa di terrore causata dalla pandemia è servita anche per riscoprire un calcio e un approccio a questo sport molto più semplice, umano e meravigliosamente fanciullesco.   

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