Giuseppe Ortu Serra
Esordio Champions del Barça da sogno. Contro i campioni del Belgio allenati da Van Bommel, il Barça mostra la grandezza del suo gioco e la classe cristallina dei suoi giocatori in una manita che fa il paio con quella rifilata appena tre giorni fa al Betis. 10 reti e zero subiti in due gara. Questo Barça inizia a far sognare sul serio. Gioca sulle ali dell’entusiasmo e vola come un moderno mercurio con le giocate di un giocatore incredibilmente eccezionale come Joao – el gato – Felix, a segno anche oggi, questa volta con una doppietta. Il portoghese, ex mobiliato e bullizzato dall’Atletico e da Simeone, ha aperto e chiuso la gara realizzando il primo o e l’ultima rete. Da spellarsi le mani.
Per l’esordio in Champions contro l’Anversa Xavi ha schierato il miglior Barça possibile, il medesimo che aveva battuto con una spettacolare manita il Betis nell’ultimo turno di campionato, quello con el gato Felix extremo sinistro e Cancelo laterale destro. Centrocampo con De Jong, Gundogan e Gavi. Davanti Raphinha e Lewy insieme al portoghese.
Il Barça ha proseguito con lo show che aveva mostrato nella sfida del sabato contro la formazione andalusa. Velocità, spettacolo e goals. Non c’è niente da fare: Joao – el gato . Felix ha trasformato questa squadra. Da una formazione macchinosa e ancora un po’ rugginosa, in un meccanismo di manifattura perfettamente lubrificato. Di fronte alla formazione belga di Van Bommel, vecchia conoscenza blaugrana, il Barça non ha perso tempo a fare le cose sul serio e a passare in vantaggio. Sono bastati appena 10 minuti e Joao Félix ha aperto la partita esattamente come aveva fatto contro il Betis. De Jong in verticale per Gundogan, assist al bacio per il 14 che, rientrando in dribbling in area, ha lasciato partire un destro chiuso sul primo palo che non ha dato scampo al portiere dei belgi. 1-0 e hanno iniziato a partire i tappi di champagne. Appena 8 minuti ed è toccato a Lewandowski timbrare il cartellino. Assist del gato Felix, sempre graffiante in area avversaria, e il polacco ha dovuto spingere di piatto destro al volo la palla in fondo al sacco. Al 22′ è poi arrivato il tre a zero. Su un cross da sinistra di Raphinha, Bataille è stato colpito dal pallone sulla spalla destra. Palla deviata e portiere spiazzato sulla traiettoria, con la sfera che si è insaccata sul palo lontano.
E l’Anversa? Praticamente la formazione belga non ha capito nulla dall’inizio alla fine del primo tempo, correndo a vuoto dietro agli ispiratissimi giocatori blaugrana. Tra i migliori della prima frazione di gioco certamente De Jong (un monumento in ogni zona del campo) e Joao Félix, decisivo come non mai. Il maggiore pregio di questo giocatore è la sua capacità di aver trasformato una squadra in cerca di identità e che stentava non poco dal punto di vista del gioco, in una macchina da spettacolo e da goal. Ma non solo lui, anche Cancelo ha contribuito a cambiare il Barça. Con il suo gioco sia da laterale che da interno, quasi come un regista aggiunto, garantisce qualità nelle due posizioni e aggiunge equilibrio alla squadra nelle due fasi. Un Barcelona nel segno dei due Joao.
La ripresa ha visto ancora il Barça in cattedra a dettare legge e a insegnare calcio. Altri due goals. Di Gavi al 53′ il 4 a 0 e ancora di Joao – el gato – Felix, al 66′, la manita. Nella ripresa sono entrati Romeu per De Jong, Fermín per Gavi (ammonito nel primo o tempo), Ferran per J. Felix, Yamal per Raphinha e Roberto per Cancelo. Con Yamal in campo la squadra ha cercato di far segnare il “ragazzino” a tutti i costi. il 16enne vi è andato vicino in due circostanze, ma nella prima occasione ha calciato sull’esterno della rete dopo avere superato il portiere in dribbling, nella seconda il suo tiro è stato rimpallato dalla difesa avversaria.
Un grande esordio per una Champions che inizia nel migliore dei modi. E non dite che era solo l’Anversa. Nella scorsa stagione, contro l’altrettanto modesto Viktoria Plsen, il Barça, vincente per 3-1, aveva destato qualche allarme in difesa, mostrando crepe che poi si sono rivelate fondamentali per la brutta stagione europea. Non solo una rete subita, ma anche molte situazioni in cui la retroguardia si era fatta sorprendere clamorosamente. In questa gara, invece, tutto ha funzionato alla perfezione in ogni reparto. E se il bel tempo si vede dal mattino…