GIL MANZANO E LA POLEMICA ARBITRALE DI MADRID

Giuseppe Ortu Serra

Il derby madrileno ci ha scodellato un puntuale argomento di discussione: quello arbitrale. A confutazione, si potrebbe dire. Mai partita arrivò con migliore tempismo. Da Madrid, sopratutto AS, continuano quotidianamente a inflazionare il mercato delle notizie con continui richiami al presunto scandalo arbitrale che vedrebbe coinvolto il FC Barcelona con la Dasnil 95 SL dei Negreira e con il medesimo Enrique Negreira. Notizie che, al di là dei titoli clamorosi, svelano una attività del tutto lecita compiuta da parte del club blaugrana. Come quando vuoi vendere un racconto senza contenuto e interesse e lo arricchisci con un titolo accattivante.

Ben altri fatti, invece, accadono in zone geografiche più interne alla Penisola Iberica, dove designazioni quanto meno incaute e arbitraggi sciatti e “buttati lì”, favoriscono perennemente una unica squadra: il Real Madrid. In giorni di prime pagine dedicate allo Scandalo Barça-arbitri, nel quale i vantaggi di cui avrebbe giovato il FC Barcelona sono tutti da appurare e provare, cosa praticamente impossibile da fare stante l’inesistenza di vantaggi ottenuti sul campo da parte del club blaugrana, Gil Manzano non poteva fare, ieri, miglior regalo al Barça e all’opinione pubblica.

Nella partita Madrid-Atletico, il Manzano, lo stesso che fu visto abbandonare il Bernabeu al termine di un Madrid – Villareal vecchio di qualche stagione con in mano buste con il logo del Real Madrid colme di doni e omaggi, ha inciso pesantemente con le sue decisioni sul risultato della gara, e sempre a favore dei blancos. Prima non concedendo un chiaro rigore per un inequivocabile “mani” di Valverde in area dopo pochi minuti di gara; poi, nella ripresa, estraendo un rosso diretto a Correa per una gomitata sul petto ai danni di un avversario. In Tottenham – Chelsea del pomeriggio di oggi, una condotta identica ai danni di Sterling non è stata meritevole nemmeno di un calcio di punizione. “Mogli e buoi dei paesi tuoi”, si dice. Il fatto è che non è tanto un discorso di dislocazione geografica delle mogli e dei buoi, quanto piuttosto del peso dei medesimi. Ogni squadra ha un peso specifico, politicamente e sportivamente, differente. E, a quanto pare, le mogli e i buoi di cui prima, in Spagna sono enormemente più grandi e… pesanti. Che i media di Madrid avessero almeno la compiacenza di stare in silenzio quando la “Divina Provvidenza” giunge puntualmente a toccare, beneficiandoli, quella squadra. Invece, forse per sviare le “maldestre” attuazioni arbitrali in Liga, e la vergogna che esse producono, cercano di trovare la polvere dove è pulito. Si sa come è il sistema: sollevare un polverone altrove perché i riflettori si spostino da un altra parte e lascino in ombra, a lavorare nel sottobosco, proprio là dove c’è il marcio. Dopo l’arbitraggio di Gil Manzano di ieri e le polemiche infuocate di Simeone e Gil Marín, come faranno da quelle parti, oggi, a blaterare dei favori arbitrali di cui ha goduto il Barça negli ultimi anni?

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