L’Antipatico – Heil Hoeness!

di Giuseppe Ortu

La diatriba a distanza tra Ter Stegen e Neuer si è arricchita di un nuovo capitolo nelle ultime ore. Ad aggiungere un po’ di pepe alla pietanza ci ha pensato Uli Hoeness, sereno presidente del Bayern Monaco, con alcune sue dichiarazioni quando meno dittatoriali. Vestiti i panni di Goebbels, ministro della propaganda del regime nazista, o meglio ancora del Führer Adolf Hitler in persona, il nostro Uli ha deciso di mostrare al mondo il lato più democratico della sua anima nera.

“Ter Stegen non sarà mai il portiere titolare della nazionale tedesca” ha dichiarato delicatamente, come un elefante che barrisce infuriato in una cristalleria Baccarat “Se mai questo capiterà il Bayern non darà più giocatori alla nazionale”.

Dalla carica presidenziale del Bayern, il rubicondo e paffuto Uli ha allungato le mani sulla nazionale tedesca, assumendo anche l’incarico di ct. Il buon Her Hoeness, che il 13 marzo 2014 è stato condannato a 3 anni e 6 mesi di carcere per 7 diversi capi di imputazione per frode fiscale, scarcerato dopo 21 mesi di detenzione, ha dunque minacciato la federazione tedesca di chiudere i rubinetti calcistici se il portiere del suo club, Manuel Neuer, dovesse perdere il ruolo da titolare a vantaggio del blaugrana.

Un tempo il posto in squadra si guadagnava con il lavoro, le prestazioni, i risultati. Nella Germania di Hoeness e di Löw pare funzioni in modo diverso. Nonostante Ter Stegen sia da diverse stagioni costantemente davanti a Neuer, il titolare è, probabilmente per diritto divino, sempre il bavarese. E che di investitura diretta dall’alto dei cieli si tratti, come accadeva per il titolo di imperatore d’Austria, pare essere confermato dal Führer Hoeness in persona. Tanto da minacciare pesantissime ripercussioni se si dovesse propendere il per il mortale Marc André. Chissà che non ricostituisca, e invii, anche le SA di Röhm a Francoforte, nella sede della DFB, se qualcuno si dovesse azzardare a cambiare l’ordine dinastico che regola l’11 della nazionale teutonica.

Che Ter Stegen scalzi il bavarese come numero uno tedesco non è così fantastico, posto che negli ultimi anni Marc André gli è costantemente davanti per prestazioni, risultati e trofei vinti. Non ultime le candidature a miglior portiere nei premi UEFA e FIFA.

Il rubicondo, paffuto e democratico presidente del Bayern forse ignora questi fatti, oppure è talmente accecato da interessi partigiani da rimuoverli totalmente. A Hoeness ha risposto Oliver Bierhoff, ricordandogli che ogni club è obbligato dalla FIFA a fornire alle rispettive selezioni nazionali tutti i giocatori eventualmente richiesti. That’s it folk! Heil Hoeness!

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