Dembélé non si è allenato con i compagni. L’ora di Coutinho

Dembélé, che sabato scorso è uscito all’intervallo dell’incontro con il Rayo Vallecano per un leggero infortunio alla gamba sinistra dovuto ad una elongazione al muscolo ischio tibiale, non si è allenato con i compagni questa mattina alla Ciutat Deportiva Joan Gamper di Sant Joan Despì. Il fatto che il ragazzo abbia saltato il lavoro con il resto del gruppo, a due giorni dalla sfida di Champions contro il Lione, ha fatto scattare l’allarme in casa blaugrana. Difficilmente, quindi il francese sarà della sfida, e certamente non dall’inizio. Ousmane, che ultimamente si era convertito in uno dei giocatori con più ritmo della squadra, risultando decisivo in più di una gara con la sua velocità abbinata alla tecnica desequilibrante, sarà un’assenza che potrebbe farsi sentire sul terreno di gioco.

Se il francese dovesse realmente dare forfait, si presenterà per Coutinho l’occasione di dare una stretta virata alla sua stagione sottotono. Il brasiliano, finito dietro a Dembélé nelle preferenze di Valverde, non è ancora riuscito a ripercorre gli alti standard di rendimento che aveva offerto al suo impatto con il Camp Nou.
Nella scorsa stagione, dal suo arrivo in blaugrana a gennaio, il ragazzo era stato certamente decisivo per la conquista del doblete. La sua assenza in Champions è stata pagata cara dalla squadra che non ha potuto contare su forze fresche nel momento cruciale della competizione.
Quest’anno ci si attendeva la sua consacrazione. Contrariamente alle attese, il ragazzo ha subito una netta involuzione. Sempre ai margini dell’azione, appare involuto e intristito. Non partecipa attivamente con i compagni, non si assume responsabilità nelle giocate e cerca sempre la soluzione più scontata e anonima. E’ poco presente anche nelle conclusioni in porta a differenza dello scorso campionato, dove i suoi molteplici e importanti goals avevano risolto svariate partite. In questa stagione Coutinho raramente si porta alla conclusione, e quando gli si presenta l’opportunità la spreca banalmente. La aficiòn ha iniziato a farlo notare allo stesso numero 7, manifestandogli il suo malumore con i fischi che lo hanno accompagnato all’uscita dal campo durante la sostituzione con Rakitic nella gara con il Rayo. Per lui sono i primi fischi ricevuti dal pubblico da quando indossa la samarreta azulgrana. Un chiaro messaggio per invertire quanto prima la tendenza di un grafico che da tempo è entrato in territorio negativo.
Se dall’Inghilterra si stanno già inseguendo le voci di un futuro in Premier, Coutinho ha ancora la fiducia dello spogliatoio e del club. Ma è chiaro che deve fare, e dare, molto, molto di più.

La partita contro il Lione e l’infortunio di Dembélé giungono a puntino per fornirgli l’occasione di rilanciarsi nella massima competizione continentale. Per Coutinho è suonata forse l’ultima campanella. Deve dimostrare di essere all’altezza del compito e della maglia che indossa. Una prestazione alla Coutinho dello scorso campionato può dare una decisa strambata alla sua stagione e farlo veleggiare verso un traguardo trionfale. Il palcoscenico è quello giusto per riprendere a splendere.  

Lascia un commento