Il Barça vince por la minima con Messi

Il FC Barcelona batte il Valladolid per uno a zero nel corso di 90 minuti caratterizzati dagli errori sotto porta dei delanteros blaugrana. Il Valladolid, da parte sua, ha recitato la parte dell’attore non protagonista, partecipando al plot messo in scena da Valverde da spalla compiacente dell’attore principale.

L’allenatore blaugrana, fresco di rinnovo contrattuale (un anno più una opzione sul secondo), ha approfittato della semplicità dell’avversario per proporre quel turn over che il doppio confronto con il Madrid in Copa del Rey non gli aveva ancora permesso. Dunque, riposo per Suarez, Rakitic, Coutinho, Semedo, Lenglet. In campo, al loro posto, Boateng, Alena, Dembélé, Roberto e Vermaelen.

Il Valladolid è partito subito con un buon ritmo. I primissimi minuti sono stati appannaggio degli ospiti che hanno cercato di sorprendere i padroni di casa, in chiaro calo fisico nelle ultime settimane (tre pareggi di fila tra Liga e Copa). E’ stato un mero fuoco di paglia tuttavia. Tra il quarto e il quinto minuto la squadra blaugrana ha preso possesso del gioco, del campo e della sfida e, piano piano, la notte è calata sulle flebili velleità del Valladolid. Il Barça ha dimostrato una maggiore velocità dell’azione e della circolazione della palla, uno dei punti deboli delle ultime uscite, con un ottimo Alena che sta sempre più assumendo le vesti di un nuovo accorcia e cuci sulla falsariga di Xavi e Iniesta. Più trascorre il tempo, e il ragazzo prende confidenza con la categoria e il terreno di gioco, maggiori sono i progressi. Le sue movenze, fatte di piroette, veroniche, accelerazioni e diminuzioni di ritmo, fanno vedere in campo gli ultimi grandissimi della cantera della generazione passata.

Nonostante il numero 21 in grande spolvero, e una manovra su ritmi accettabili, la squadra non è riuscita a impegnare più di tanto l’ex della serata, l’estremo difensore del Valladolid Masip. Solo un’opportunità da goal dei blaugrana nei primi 45′. Il rigore trasformato da Messi per fallo da tergo su Piqué. Da parte del Valladolid qualche tentativo in contropiede, ben arginato peraltro da puntuali diagonali difensive e dall’ottima attuazione dei due centrali, Piqué e sopratutto Vermaelen.

Nella ripresa la squadra di casa si è avvicinata maggiormente alla rete, Proporzionalmente alle occasioni da goal, sono anche arrivati incredibili errori sotto porta. A iniziare da Boateng che ha fatto subito notare la differenza che passa tra giocare in Italia al Sassuolo e in Catalunya con il Barcelona. Solo davanti al portiere, il ghanese ha cercato goffamente di superarlo in dribbling, non riuscendo nel tentativo. Dopo il suo, sono iniziati a fioccare gli errori del resto della compagnia. Il gioco a emulazione ha colpito tutti, da Messi a Suarez (subentrato a Boateng), a Coutinho (entrato al posto di Dembélé). L’uruguayo ha sbagliato tutto il possibile. Indecisioni al momento decisivo, tocchi di palla, tiri. Improvvisamente pareva essere stato colpito da Boatenghite. Coutinho ha avuto sui piedi la palla giusta per il raddoppio, ma un tiraccio terminato da qualche parte in tribuna ha dimostrato che è ancora lontano dalla condizione che aveva evidenziato in red e nei primi mesi della seconda parte di stagione in blaugrana. Anche Messi ha fallito qualche conclusione non da lui. Tra esse, anche il secondo rigore concesso al Barça per fallo su Coutinho. Dal dischetto la Pulga si è fatto respingere il tiro alla sinistra del portiere, non riuscendo a ribadire di testa sulla respinta.

Con questa minima vittoria il Barcelona riprende la via della vittoria smarrita nelle ultime due gare di campionato, e risponde all’altrettanta sofferta vittoria del Cholo sul Rayo.    

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