FC Barcelona – Dembélé e Ter Stegen consegnano al Barça il primo titolo di stagione

Con una rete di Dembélé e una parata su calcio di rigore di Ben Yedder del portiere tedesco, il Barça batte il Sevilla per 2-1 e conquista il primo titolo della stagione 2018-19. La Supercopa d’Espana, che a rigor di logica sarebbe dovuta essere blaugrana in  automatico per avere trionfato in entrambe le competizioni che danno diritto alla sua disputa, è stata meritatamente vinta da un FC Barcelona ancora imballato e fuori forma per aver disputato la gara con quasi tutti i giocatori appena rientrati dalle vacanze. Il 12 agosto, una data più consona per stare sdraiati al mare che per disputare una Finale di Supercopa. E meno male che, per gli impegni successivi del Sevilla, e quelli precedenti del Barça, impegnato nella gira americana, non ci si è contesi il trofeo con la solita formula delle due gare di andata e ritorno. In questo calendario assurdo, compattato, concentrato e stipato come all’interno di una scatola di sardine, dove si gioca tanto, troppo persino per dei super professionisti dai muscoli e polmoni d’acciaio, ecco che, smesse le flip flop, il costume da mare e la crema solare, si è scesi in campo a Tangeri, con un tasso di umidità del 67%, ancora in piena estate. 

Se i giocatori in maglia blaugrana avevano ancora la sabbia nei piedi e il fiato corto  di chi era in vacanza fino al giorno prima, il Sevilla, dal canto suo, si presentava alla sfida in fase di preparazione già avanzata per via dei preliminari di Europa League che sta affrontando in questo periodo (altra assurdità di un calendario concepito più da un ragioniere folle che da un uomo di sport).

Nonostante la chiara difficoltà fisica rispetto all’avversario, il Barcelona, come suo costume, ha preso possesso del campo e della partita e ha cercato sin dall’inizio di fare la gara. Anche se i ritmi e l’intensità non sono stati altissimi, le trame di gioco e il giro palla sono stati sempre i medesimi. Il Barça è stato molto più pericoloso dell’avversario, ha tirato più in porta, e alla fine è risultato il giusto vincitore della sfida. A centrocampo ha esordito ufficialmente Arthur. Il ragazzo ex Gremio ha preso possesso della zona mediana e ha iniziato a distribuire il gioco come gli avevamo visto fare nelle tre gare statunitensi: con autorità e semplicità. Quando nella ripresa ha lasciato il posto a Coutinho, la sua assenza dalla zona nevralgica del campo si è fatta sentire. La sfera ha girato meno, anche se la squadra ci ha guadagnato in pericolosità offensiva e in verticalità. Oltre ad Arthur, anche Lenglet (ex della partita) ha confermato le buone prestazioni messe in campo in occasione della International Champions Cup, dimostrando di essere un difensore sul quale il Barça può puntare ad occhi chiusi. Valverde ha riproposto anche Rafinha come interno. Il ragazzo è stato sempre nel vivo dell’azione, anche se in questa circostanza è stato meno ficcante e devastante di quanto non lo fosse stato nelle partite di pretemporada. Infine Dembélé; questa dovrà essere obbligatoriamente la sua stagione. Dopo gli infortuni dello scorso campionato e alcune prestazioni altalenanti e non totalmente convincenti, il ragazzo è chiamato a dissipare tutte le nubi e i dubbi che ancora si addensano intorno alla sua figura. Il primo tempo è stato ancora una volta deludente. Timido, quasi impacciato e ai margini della manovra. Nella ripresa, sopratutto nella sua seconda parte, il francese si è svegliato e ha iniziato a prendere fiducia in se stesso. Qualche bella giocata e accelerazione hanno preceduto la rete che ha consegnato alla squadra la tredicesima Supercopa della storia blaugrana, Un goal bello e importante; per il club e per se stesso.

Ma ieri notte sono stati due gli eroi a meritarsi la ribalta. Come si diceva all’inizio, questa è la vittoria di Dembélé e di Ter Stegen. Il primo ha realizzato la rete della vittoria, il secondo l’ha salvata con una parata su calcio di rigore di Ben Yedder fischiato da Del Cerro Grande per un fallo commesso dallo stesso portiere ai danni di Aleix Vidal. Mancavano pochi secondi al triplice fischio di chiusura quando l’arbitro ha assegnato il penalty. Una meritata vittoria stava per sfumare proprio sul finale e i supplementari stavano per divenire certezza. Sembravamo sul set di Fuga per la Vittoria di John Huston. In un silenzio irreale, da esperto ipnotizzatore, Ter Stegen, messi i panni di Hatch alias Sylvester Stallone, ha coartato la volontà di Ben Yedder, costringendo l’attaccante al suo volere. Il Sevillista ha così calciato piano e in maniera non eccessivamente angolata. Ter Stegen, intuito il pensiero dell’avversario, si è buttato nella giusta direzione e ha bloccato a terra il pallone della vittoria, esattamente come l’eroe della squadra degli alleati nel celebre film.

Con questo successo il FC Barcelona inizia la stagione nel migliore dei modi. La conquista di un trofeo è sempre il miglior viatico per iniziare la rincorsa a tutti i titoli in palio.  

         

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