Zero a zero del Fc Barcelona ad Atene 

Qualificazione alla fase ad eliminazione diretta rimandata alla prossima partita, il 22 novembre contro la Juventus a Torino. Questa sera poteva essere la partita che avrebbe consentito il passaggio del turno, ma la scarsa attuazione dell’undici di Valverde e la precisione deficitaria sotto porta lo hanno impedito. Non è stata la migliore prestazione della stagione. La squadra ha giocato sotto ritmo e gli è mancata la fantasia necessaria per inventare una giocata che potesse generare una superiorità numerica da consentire di trovare il pertugio vincente. Tanta buona volontà, ma nulla più. La formazione blaugrana ha dominato in modo statico e inconcludente la gara. Fin troppo scolastica è stata la condotta di gioco. Solo in rare circostanze la difesa avversaria è stata messa in chiara difficoltà, e quando ciò è avvenuto, la scarsa precisione degli offendenti ha fatto il resto. Messi non era nella sua migliore versione, anche se ha cercato di lavorare per quanto ha potuto, ma da solo, e poco supportato dai compagni di reparto, non è riuscito nell’intento di vincere la sfida in solitaria. Suárez ha avuto diverse occasioni tra i suoi piedi, ma le ha puntualmente sprecate. Molta buona volontà, ma poco altro. Si vede che non è proprio il migliore periodo per lui. I tre goals realizzati in Liga sono qui a testimoniarlo. 

Questa gara ha evidenziato ancor di più l’importanza di Iniesta. Assente lui, la fantasia, il passaggio filtrante, l’imbucata dalla trequarti, girano al largo, e davanti ad una difesa attenta tutto diventa più difficile. Un motivo in più per sperare in un recupero il più veloce possibile del manchego e per cercare di chiudere, sì o sì, l’acquisto di Coutinho a gennaio. Questa squadra ha tanti centrocampisti fungibili, ma uno appena, insostituibile: Don Andrés. Di qui la necessità di trovargli appena possibile un fratellino. Possibilmente brasiliano, al momento con indosso la 10 del Liverpool. Costi quel che costi. 

Lascia un commento