Finale di stagione con sospetti

Questo a cui stiamo assistendo è un finale di stagione all’insegna dei dubbi e dei sospetti. A pensar male, dice un vecchio adagio, si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca. Era un detto famoso di Andreotti, uno che di storie misteriose e intrecci di potere era un esperto. In quest’ultimo periodo troppe cose hanno un non so che di strano nella Liga. I due pesi e misure sul trattamento sanzionatorio di Neymar e Ramos per esempio; le parole del proprietario del Malaga Al-Thani, secondo il quale “le scorie del Barça non vinceranno mai la Liga”, guarda caso avversario del Real Madrid nell’ultima di campionato; la differente intensità messa in campo dalla squadra di Pepe Mel contro il Barça (vittoria per 2-1 del Depor), e ieri contro il Madrid; infine i tweets dei giocatori del Deportivo Joselu (@joselumato) e Guilherme (@guitorres91), che dopo la sconfitta subita in campo con il Madrid, hanno messo un Like sulle foto delle celebrazioni della vittoria postate da Morata e Marcelo nei loro account sulle reti sociali.

In qualsiasi altro Paese normale l’ufficio indagini si sarebbe già messo in allarme e avrebbe iniziato a indagare. Sono talmente tanti e chiassosi questi elementi strani che non si può più stare a far finta di niente.

Al termine del campionato mancano appena quattro partite: Il Barça dovrà affrontare l’Espanyol fuori casa, il Villareal in casa, il Las Palmas fuori e l’Eibar in casa, ultima gara di Liga. Il Madrid, per contro, giocherà contro il Valencia in casa, a Granada fuori, in casa contro il Sevilla, a Vigo nel recupero di campionato, e chiuderà infine a Malaga. Vista la posizione in classifica delle avversarie e le dichiarazioni del proprietario del Malaga, il Real Madrid potrà avere come unico ostacolo vero il Sevilla di Sampaoli. In quella occasione il tecnico argentino si giocherà ancora il terzo posto e non vorrà certo favorire il Madrid a discapito del suo obiettivo da raggiungere. Se aggiungiamo che nutre una sorta di venerazione verso Messi, Inietsa e C., non c’è da dubitare che darà battaglia. Per il resto, il Valencia non ha più nulla da chiedere al campionato e nella Comunitat Valenciana non vedono l’ora di concludere una stagione fallimentare, il Granada fra due giornate sarà probabilmente già retrocesso e il Celta si trova in un limbo di classifica nella quale alla penultima sarà già in vacanza. Con buona pace della regolarità del campionato. Il Barça può avere perciò solo il Sevilla come unico alleato nella ricerca disperata di un ostacolo per far cadere la squadra di Florentino e consegnare così la Liga al Barcelona.

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