La squalifica di Sergio Ramos e i neri cancelli di Mordor

Uno scandalo! Il Comité de Competición ha incredibilmente squalificato il centrale del Real Madrid per una sola giornata. Dopo il caso Neymar, squalificato per tre giornate per essere stato espulso per doppia ammonizione e aver applaudito verso il collegio giudicante, oggi arriva la squalifica per una giornata di Ramos, colpevole di un rosso diretto per una entrata criminale su Messi durante il Clasico e, dopo il provvedimento arbitrale che ne ha decretato l’espulsione, di aver applaudito ripetutamente verso il campo di gioco in aggiunta a molteplici gesti polemici (aver indicato platealmente verso la tribuna e il campo e mimato con la mano il gesto di “parlare” in un chiaro segno di litigio nel momento di lasciare il campo). 

Se comparate, le due condotte sono chiaramente caratterizzate da una maggiore gravità del comportamento di Sergio Ramos rispetto a quello di Neymar. Sia nella condotta di gioco (doppia ammonizione contro espulsione diretta, oltre alla pericolosità del gesto di Ramos), sia nel comportamento post espulsione (semplice applauso contro applausi più sceneggiata polemica nell’abbandonare il campo). Nonostante questo aggravio di condotta del madridista, prima e dopo l’espulsione, il giocatore di Florentino ha subito una squalifica di gran lunga più leggera del Blaugrana. 

Cosa dire in merito? Come commentare una decisione si questo tipo da parte del Comité? I fatti sono talmente chiari, evidenti e lampanti che ogni commento è superfluo. Questa sembra tutto fuorché una decisione di un organo terzo. Sembra quasi che sia stata emanata da una delle due parti in causa. Come se, nel corso di un processo penale, l’emanazione della sentenza fosse lasciata alla difesa dell’imputato. Questa è chiaramente una decisione politica che trascende lo sport e assume connotazioni sinistre e ambigue che lanciano sulla Liga spagnola, sulla sua organizzazione e sull’intero movimento calcistico iberico una cappa dì oscurità che fa tornare indietro le lancette dell’orologio ai tempi oscuri e minacciosi di uno scomodo passato che fa pensare ai neri cancelli di Mordor

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