ALL’ALLIANZ ARENA FINISCE COME DA PRONOSTICO. 3-0 E A CASA

Giuseppe Ortu Serra

Eliminato dalla Champions al primo turno. Non accadeva dal 2000-01. Dopo anni di successi, trofei conquistati, goals, magie incantate, il Barcelona è stato eliminato dalla Coppa dalle Grandi Orecchie. Adesso dovrà giocare uno spareggio per poter disputare la Europa League con la seconda classificata di quella competizione.

All’Allianz Arena di Monaco di Baviera il Barça ne ha presi tre, senza segnarne alcuno, contro una formazione che ha giocato con il freno a mano tirato, il minimo sufficiente per portare a casa la vittoria. Non solo il Barça non ha segnato (appena due reti realizzate in tutta la Champions), ma è stato appena in grado di tirare in porta: appena due conclusioni nello specchio di porta di Neuer. Il primo, di Jordi, al 6°. Il secondo, di Coutinho, all’87°. In mezzo solo Bayern e tanto vorrei ma non posso blaugrana.

Il Barça è durato appena 30 minuti. Il tempo di iniziare la gara con una buona pressione offensiva, tanto da far pensare che le parole spese in conferenza stampa da Xavi e Piqué, e da Laporta in occasione del pranzo dirigenziale non fossero solo parole, e la squadra si è subito squagliata. Il Bayern ha iniziato cauto, quasi come volesse vedere se i blaugrana facessero sul serio. I tedeschi hanno giocato al gatto con il topo con il Barça. Ha lasciato giocare i blaugrana per un po’ prima di decidere che era giunto il momento di mettere in archivio la gara e pensare alla successiva sfida di Bundesliga contro il Mainz. Il primo affondo ha portato al primo goal e alla svolta della gara.

Ad annunciarlo un altro evento nefasto. L’ennesimo infortunio di questa stagione disgraziata. Questa volta è stato Jordi a lesionarsi, già malandato prima della gara. Al suo posto è entrato in campo un disastroso Mingueza. Il Barça si è messo a 4 in difesa (si era partiti con il 3-5-2), rispolverando il 4-3-3. Quattro dietro con Araujo a destra, Piqué e Lenglet al centro e il numero 22 a sinistra. La squadra ha iniziato a scricchiolare quando i giocatori blaugrana hanno mostrato tutti i limiti di una preparazione atletica non fatta da Ronald Koeman. Dest, a destra, ha smesso di correre e coprire. La spallata definitiva l’ha data Mingueza, facendo la bella statuina nello stacco di testa di Müller che ha portato alla prima rete bavarese. Il Barça è finito lì. Anzi, prima; dopo i primi 20 minuti di gioco.

Il raddoppio dei padroni di casa è stato la naturale conseguenza. Tiro dalla trequarti di Sanè; praticamente da casa sua. Ter Stegen ha fatto il resto, subendo una rete impossibile da subire su di un tiro da 30/40 metri, mostrando a tutti il perché il titolare della Germania è Neuer, e non lui. Al 42′, il Bayern aveva già chiuso la sfida. Una prova di sconcertante verità quella del Barça. Tante chiacchiere nel pre-partita. Pochi fatti in campo. Un Barcelona piccolo piccolo è stato umiliato dal Bayern Monaco al di là del risultato finale.

La ripresa è stata ancora più sconcertante e umiliante. Un unico tiro in porta dei blaugrana, scoccato, si fa per dire, da Coutinho all’87’. Un tiro centrale, debole e telefonato dal limite dell’area. Per il resto il nulla assoluto. 45′ in cui i bavaresi hanno scherzato con gli avversari, giocando a bassissimi livelli quasi per evitare di andare a segnare, ancora e ancora. Rete che, inevitabilmente, è comunque arrivata. L’ha realizzata Musiala dopo aver ricevuto in area da rigore un pallone servitogli da Davies.

I secondi 45 minuti sono stati affrontati da Xavi con il cambio di Nico per un Dest completamente spompato e privo di forze fisiche, bruciate dopo appena 20 minuti di gioco. Incredibile! Questa squadra è stata costruita male e gestita, fino all’avvento di Xavi, anche peggio. Mister Lamento Koeman, con i suoi “non allenamenti”, ha distrutto nel fisico questo gruppo di giocatori, incapace di correre per più di una ventina di minuti. I buchi finanziari scavati da Bartomeu nei conti del club hanno obbligato all’addio, in due anni, di Suarez e Messi, che da soli soddisfavano il fabbisogno di gioco e reti della squadra. 60 goals in due che sono venuti a mancare di punto in bianco. Sostituiti dal… bomber Memphis, che oggi non ha nemmeno mai calciato verso la porta di Neuer. Il Barça è stato costruito senza attacco. Gli infortuni, dovuti al dolce far niente di Koeman, hanno fatto il resto. Oggi il Barcelona è una squadra incompiuta e incerottata, senza energie fisiche e mentali che dalla sua ha solo tanta buona volontà. Ma la volontà, se non sorretta dalla tecnica e dal fisico, non basta nemmeno per fare una onesta comparsata.

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