Il Barça non scarta il regalo dell’Atletico. 1-1 con il Cadice

di Giuseppe Ortu Serra

Un brutto, bruttissimo Barcelona pareggia in casa contro il Cadice per uno a uno, butta via una Liga che la sconfitta dell’Atletico aveva clamorosamente riaperto ieri, e si lecca le ferite che saranno difficilmente rimarginabili. Se si fosse vinto, il risultato e i tre punti sarebbero stati l’unica cosa da tenere di questa partitaccia. Si è invece pareggiato al termine di una partita a senso unico con un possesso palla dell’81% contro 19%, 20 tiri contro 3 (ma quelli nello specchio si possono contare con le dita di una mano) e 8 calci d’angolo a zero. Come è possibile in queste circostanze pareggiare una partita che un qualsiasi altra squadra avrebbe vinto con un risultato abbondante non è proprio possibile da capire. Bisognerebbe chiedere a Mister Koeman, se si è svegliato dal suo dolce dormire in panchina che ha contagiato la sua squadra. La formazione blaugrana ha infatti dormito in piedi, in campo, dal primo al 90° minuto, momento in cui è giunta la rete del pareggio su rigore per fallo commesso da uno scriteriato Lenglet, che in area ha deciso di calciare il piede dell’avversario invece che il pallone.

La partita del Barcelona è stata di una noia mortale. Koeman ha riproposto il medesimo undici che aveva sbroccato e stallato contro i qatarioti del PSG. Manovra lenta, impacciata, senza voglia di giocare da parte dei giocatori di Koeman. Una delle partite più brutte e noiose del Barça degli ultimi anni. Un film dell’orrore da mostrare ai bambini cattivi e dispettosi. “Se non fai da bravo ti faccio vedere tutta la partita del Barcelona contro il Cadice”. Una tortura in stile Arancia Meccanica, quando Malcom McDowell, viene incardinato alla sedia, con gli occhi forzatamente aperti, per vedere orribili scene video passate con una dolorosissima velocità di montaggio.

Il primo tempo è scivolato sulla base del calcio di rigore conquistato da Pedri e trasformato da Messi. Poi due altre reti annullate per fuorigioco. Di De Jong, netto; di Griezmann, invece, nella rete di Pedri, inesistente. Le linee del Var, blu e rossa, così come mostrate dall’immagine Var, e che contraddistinguono le posizioni di attaccante e difendente, sono esattamente sovrapposte. Ergo, le due posizioni sono perfettamente in linea e la posizione del francese è regolare. Sarebbe stato il gol del 2 a 0. Ma non è tempo o momento per recriminare questo. Non siamo qui per piangere sugli errori altrui. Sarebbe sciocco quando gli errori propri, dell’allenatore in primis, e dei giocatori in subordine, sono stati tanti ed evidenti che anche un marziano, collegatosi tramite il Rover Perseverance, li avrebbe notati. Prima e dopo la rete di Messi su rigore, il Barça ha giocato in maniera stucchevole, con passaggi indietro più che in avanti, con ritmi da gara giocata con il deambulatore. Sopratutto è mancata la voglia di giocare e confrontarsi con l’avversario. Segnato il misero golletto, Koeman ha pensato di giocare sul risultato, di speculare sull’uno a zero, senza cercare di onorare l’impegno sportivo con una prestazione sportiva, agonistica. Senza nemmeno sudare la maglia, c’è da scommetterci.

In attacco la squadra ha sprecato tutto quanto poteva. Griezmann e Dembélé hanno chiaramente dimostrato di non avere il livello per vestire la Camiseta del Barça. Tiri da ogni parte, sopratutto dell’ex BVB, ma nemmeno uno nello specchio di porta. L’alsaziano ha avuto ghiotte occasioni, sopratutto una davanti al portiere su assist di Leo, ma la sua lentezza nel caricare il tiro ha fatto sì che venisse anticipato sotto porta. Giocatori del genere non possono continuare a giocare in questo club. In difesa la formazione ha sofferto anche nei pochi momenti in cui il Cadice ha messo il naso fuori dalla propria area di rigore. In quel 19% di possesso palla, con zero corners a favore, gli avversari hanno avuto la possibilità di pareggiare immediatamente nell’azione successiva al vantaggio e poi trovato il pareggio al 90′.

Il gioco oggi non c’è stato. Dopo il secondo tempo umiliante contro il Psg, la squadra ha mostrato di non avere uno schema di gioco, una idea, uno schema. Il Barça è sceso in campo mostrando di non sapere cosa fare con il pallone. Il responsabile ha chiaramente un nome e un cognome. Ronald Koeman. Un tecnico che non è riuscito a dare gioco, anima, stile. Un tecnico che non deve restare un secondo in più dopo la fine della stagione. Altro che liberare e organizzare il nuovo progetto. Ronald Koeman non sarebbe capace di organizzare una squadra a sette per il torneo della facoltà di Farmacia della UB.

La Liga è andata, i pesi morti speriamo che vadano via alla fine della stagione.

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