Ridicolo del Barça contro la Juventus.

di Giuseppe Ortu Serra

Il Barcelona perde in casa dopo sette anni. 0-3 a favore della Juventus che ottiene anche il primo posto del girone. Una partita iniziata male, malissimo, e terminata con un punteggio che è una batosta colossale per tutto il mondo Barça. Ronaldo, doppietta su rigore, e McKennie, sentenziano la gara. Messi, De Jong (ma brutto il primo tempo di Frenkie) e i subentrati nella ripresa Junior e Riqui, i migliori del Barça. 
Un rigore natalizio, con tanto di carta regalo e fiocchi dorati che l’arbitro ha messo sotto l’albero della juventus al Camp Nou; una squadra senza anima, piatta, senza voglia e pressione, vuota dentro e fuori, rinunciataria; una Juventus tonica, veloce, con molte idee, brillante, che gioca di prima e esercita una forte pressione sugli avversari. Questo, in sostanza, il sommario del primo tempo della partita al Camp Nou contro la Juventus. Il Barça sterile, senza gambe e privo di risorse mentali che abbiamo imparato a vedere in Liga quest’anno, è sceso in campo anche in Champions League. Tutto è andato storito. Dal primo istante. La Juve a pressare forte fin dentro l’area blaugrana; il Barça, spaventato, rattrappito, sconcertato e sconcertante, ad attendere come un coniglietto che si nasconde dentro la tana, tremante, per il timore di uscire all’aria aperta ed essere mangiato dai predatori del mondo animale. Per 20 minuti il Barcelona ha passato appena la metà campo, subendo le avanzate taglienti della Juventus. 
Subito il rigore inventato. Uno scontro regolare spalla a spalla, non spalla o anca contro schiena di Araujo su Ronaldo è stato giudicato falloso dal fischietto di giornata. Il Barça ha continuato a capire poco della gara, non riuscendo a prendere i centrocampisti avversari e subendone anche lo strapotere fisico. Così ha continuato a subire fino alla rete dello zero a due. Ronaldo porta fuori dal centro dell’area due difensori, così che Mckennie possa raddoppoiare tirando al volo solo soletto davanti a Ter Stegen
Solo dopo la rete del raddoppio il Barça ha provato timidamente a uscire dalla propria metà campo. Il solo Messi ha cercato di fare qualcosa, rendendosi pericoloso con qualche azione personale e andando al tiro più volte. Pedriimmediatamente dietro di lui quanto a volontà. Il peggiore in campo, certmente, Trincao. Un fantasma, una figura cartonata, un ectoplasma. E’ parso di aver giocato in 10 contro 11 con lui sul terreno di gioco. Un giocatore inutile. E non solo lui. In mezzo ai due tutta una serie di giocatori inesistenti. 
La ripresa è filata via con la stessa musica. Subito Braithwaite per Trincao, poi un rigore per la Juventus su fallo di mano insensato di Lenglet. 0-3 ancora di Ronaldo. I cambi di Koeman hanno in qualche modo migliorato una situazione comunque disastrosa. Umtiti (Lenglet), Junior (Jordi), Riqui (Pedri). Maggiore pressione e velocità sopratutto grazie a Riqui. La Juventus si è ritirata nella propia metà campo e i blaugrana hanno potuto giocare all’attacco, con Messi sempre il migliore dei suoi. Buona la gara di Riqui, che ha dimostrato di meritare di giocare al posto delle tante controfigure che indossano immeritatamente la maglia blaugrana. 
Questa partita ha detto che il Barcelona è davvero finito insieme a tanti dei suoi celebrati campioni. Eccetto Messi e De Jong, tutti gli altri meritano di stare fuori dal Camp Nou e lontani da Barcelona. E’ ora di dare definitivamente strada alla cantera, a Riqui, a Alena, a Mingueza, a Pedri. Tutti gli altri, Trincao compreso, che passino dalla cassa a pagare il biglietto prima di restare a casa loro a guardare la televisione.     

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