Il Caso Ronaldo – Cosa dice la normativa Uefa sulla positività Covid

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di Giuseppe Ortu Serra

Cristiano Ronaldo, come è ben noto, è risultato positivo settimane addietro quando era in ritiro con la nazionale portoghese per la disputa delle gare di Nations League della sua nazionale. Da allora, violando la quarantena di ritorno, continua a essere positivo in Italia, a Torino. Oggi, questa mattina, è stato sottoposto a un tampone per verificarne la positività o negatività. Il referto è atteso per la serata di oggi, al termine del quale si deciderà se il giocatore potrà scendere in campo, o meno, nella sfida Champions contro il Barcelona. La Juventus ha preannunciato che se sarà negativo il giocatore sarà della partita.

Può farlo? Cosa dice la normativa in proposito? E’ sufficiente un tampone negativo realizzato a 24 ore di distanza dalla gara per poter scendere in campo dopo essere stato positivo al Coronavirus? Per rispondere a tutte queste domande andiamo a rileggerci assieme cosa sostiene la normativa vigente stilata dalla Uefa.

L‘art. 7.7 del Protocollo Uefa Covid “Precedenti casi confermati”, sostiene che “I membri del Gruppo 1 (giocatori n.d.r.), per i quali è adesso confermato che abbiano recuperato dal virus, sono invitate a presentare la documentazione di ciò al UPAP (autorità mediche competenti n.d.r.) con la data della diagnosi del virus, completa anamnesi medica e ogni altro documento medico. Ciò deve essere prodotto almeno una settimana prima della partita Uefa della squadra”
Stando al Protocollo Uefa quindi, Ronaldo non può giocare nella sfida di domani. L’escamotage che la Juventus, con il beneplacito della Uefa si sono organizzati, vale a dire quello di effettuare il controllo un giorno prima della gara, è previsto dall’organismo del calcio europeo ma solo per i giocatori di cui si disconosce la loro positività, vale a dire tutti coloro che ancora non hanno scoperto di essere stati positivi. Tale norma, esplicitizzata nell’art. 7.5.1 non si riferisce a coloro che già in anticipo erano a conoscenza della loro positività come nel caso di Ronaldo. Essi rientrano sotto l’ombrello dell‘art. 7.7. In conseguenza Ronaldo, anche se risultasse negativo dalle risultanze mediche di questa sera, non potrebbe in ogni caso partecipare alla sfida di Champions di domani. Questo a livello normativo. Altra cosa è che Juventus e Uefa decidano diversamente in spregio di ogni regola e norma. 

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