Messi non si presenterà domani ai test PCR

di Giuseppe Ortu

Prosegue la guerra fredda tra Messi e il Futbol Club Barcelona. Il 10 argentino ha comunicato tramite burofax che non intende presentarsi nella giornata di domani alla Ciutat Esportiva di Sant Joan Despí per sottoporsi ai test medici PCRanti coronavirus. La manovra continua nel solco tratto di tendere la corda fino alla fine al fine di ottenere la fuoriuscita gratuita dal club della sua vita. Leo Messi continua dunque a non proferire parola e insiste nel voler abbandonare il Barça sí o sí. Con le sirene che suonano da Manchester, e con la presenza di Pep Guardiola in città già da ieri, la volontà di Messi si fortifica sempre più.

Da parte del giocatore è partito un invito a sedersi attorno al tavolo per discutere la risoluzione del contratto e trovare un accordo. Il club ha risposto, per bocca di Bartomeu, che il presidente si siederà al tavolo solo per trattare il rinnovo del contratto. Non per nessun altro motivo.

Il comportamento del 10 argentino, se domani non si presentasse per i test medici sarebbe passibile di un espediente disciplinarlo che andrà via via a diventare sempre più grave con il passare del numero di assenze ingiustificate. Se domani la convocazione è fissata per i test anti Covid, da lunedì la squadra si ritroverà per la ripresa degli allenamenti. Senza gli esami medici Messi non potrà parteciparvi e ogni ulteriore giorno di assenza dai campi di allenamento non farà altro che aumentare il grado di gravità della violazione e la automatica e conseguente sanzione.

Oltre che un discorso economico-finanziario per il Barcelona (una sua fuoriuscita gratis o ad un prezzo inferiore alla clausola) sarebbe un danno enorme per il club, considerando il danno emergente e il lucro cessante che esso comporterebbe per il FC Barcelona), la questione si sta trasformando anche in una battaglia psicologica e di orgoglio tra le due parti.   

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