FC Barcelona – Solo un pari nella serata no di Setién

di Giuseppe Ortu

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Non è bastato un buon primo tempo giocato a buoni ritmi e con ottima pressione alta e una parte finale della ripresa con buona intensità per uscire vittoriosi dal Sanchez Pizjuan. Lo 0-0 finale mette in pericolo il liderato della Liga del Barça, adesso attaccabile dal Madrid. I blancos, vincendo domenica all’Anoeta diventerebbero sostanzialmente primi in classifica per via del risultato negli scontri diretti del Clasico.  

Quella di Sevilla era la prima di quattro partite basilari per la conquista della Liga da parte del Barça. Tutte in rapida successione, Sevilla, Athletic, Celta e Atletico Madrid. Setién, contrariamente alle previsioni ha mischiato un po’ le carte nell’undici titolare. Suarez in campo dall’inizio, ma non Griezmann, accomodatosi in panchina. A centrocampo Rakitic, e non Arthur, più Vidal. In difesa la conferma di Semedo dopo l’ottima prestazione contro il Leganés dove era partito dalla panchina. 

Il primo tempo è stato sotto il controllo quasi assoluto della squadra blaugrana che ha gestito con un buon fraseggio la manovra. Molto buona sopratutto la pressione alta sull’avversario portata da tutti i reparti che ha permesso l’immediato recupero del pallone. Di conseguenza per tutta la mezzora in campo è esistito solo gli uomini di Setién. Nonostante ciò la produzione offensiva non è stata pari a quella del gioco. Solo una grande occasione da rete con una punizione di Messi che non ha realizzato solo per l’intervento di un difensore appostato sulla linea di porta come seconda e ultima barriera del Sevilla per evitare che il 10 argentino potesse sbloccare la partita e giungere così al suo goal numero 700. Dopo il cooling break della mezzora, il Barça ha come tirato i remi in barca. Una trasformazione assoluta. Il Sevilla, inerte e dominato fino a quel momento ha iniziato a giocare, obbligando i blaugrana a difendersi. Navas si è visto in avanti sulla fascia destra e ha portato qualche pericolo con le sue discese e qualche cross.  Al di là di un paio di calci d’angolo, però, non ci sono stati pericoli per la porta di Ter Stegen. Qualche tensione e nervosismo sul finale di tempo con una mezza rissa tra i giocatori delle opposte fazioni che ha portato all’ammonizione di Leo Messi. Suarez, fiacco e deludente nella sua prestazione, è forse una delle note meno liete della gara insieme all’altro forward Braithwaite. 

La ripresa è iniziata con un Barça molle e un Sevilla più robusto. I padroni di casa hanno da subito minacciato seriamente il portiere tedesco che ha dovuto sfoderare due difficili parate per evitare il vantaggio sevillista. Il Barça, in evidente difficoltà, si è ripreso nella seconda parte del tempo. L’innesto di Arthur, sopratutto, ha riequilibrato le cose in mezzo al campo. Il Barça ha riconquistato il pallino del gioco e riportato la manovra sul terreno avverso. Tuttavia sono ancora mancate le occasioni da rete. Suarez ha continuato a mostrare un’inevitabile carenza di preparazione atletica, Griezmann, mandato in campo molto tardi (77′), non si è quasi mai visto. Riqui è addirittura entrato all’88’. Risulta incredibile l’attendismo di Setién a effettuare le sostituzioni e il mancato inserimento di Ansu Fati, giocatore che avrebbe certamente creato molti pericoli alla difesa di casa con la sua verve, imprevedibilità e vivacità. Una nota di demerito per l’allenatore il cui risultato finale può essere imputabile anche alle sue scelte tardive (per coloro che hanno fatto il loro ingresso sul terreno di gioco) e errate (per coloro che sono rimasti seduti in panchina. Adesso non basterà solo rimboccarsi le maniche. Sarà necessario anche sperare. 

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