FC Barcelona – Le insicurezze di Valverde contro il Borussia Dortmund

di Giuseppe Ortu

Notte di Champions domani al Camp Nou e notte di primi verdetti. Per il Barça irregolare di questo inizio di stagione non sarà una partita come un’altra. Sarà quasi una sfida a eliminazione diretta. Una partita delicatissima dalle mille e una insidie. Primo in classifica nel girone, certo, ma con un calendario estremamente delicato e complicato. Se la formazione di Valverde non dovesse portare a casa i tre punti, rischierebbe addirittura l’eliminazione. Con un punto di vantaggio sul BVB e quattro sull’Inter, la situazione è quanto mai ballerina. Una mancata vittoria contro la formazione di Lucien Favreporterebbe il bottino in classifica a quota 9 contro gli 8 dei tedeschi. Ma la vittoria probabile dei nerazzurri sullo Slaviaposizionerebbe gli italiani secondi a pari punti con il Dortmund. Nell’ultimo match day del girone, infine, i blaugrana andranno a Milano, mentre il Borussia D. ospiterebbe in casa i cechi. Una vittoria da parte tedesca e una eventuale sconfitta del Barça garantirebbe i primi due posti a Dortmund e Inter con 10 punti. La formazione blaugrana resterebbe mestamente al terzo posto con 9, eliminata dalla Champions e retrocessa in Europa League. Una ipotesi catastrofica, ma che, viste le ultime uscite della squadra di Valverde, balbettanti, insicure e inaffidabili sopratutto in trasferta, non è da escludere del tutto. Una vittoria domani, invece, garantirebbe con 11 punti, già il passaggio del turno. Bisogna vincere dunque contro il Dortmund e non sarà cosa facile. La stentata vittoria a Leganés di sabato, conquistata con due reti da palla ferma (punizione e calcio d’angolo), mette inquietudine a tutto l’ambiente.

Vero è che la formazione dello Slavia Praga è un avversario ostico sopratutto se lo si affronta da padrone di casa. Gli unici risultati positivi dei cechi sono stati raggranellati in trasferta (Milano e Barcelona). La vittoria del Dortmund nell’ultima sfida della giornata di Champions non sarà scontata, ma è meglio non rischiare di tirare troppo la corda e restare con il cerino in mano, per utilizzare un termine caro alla finanza speculativa. Dunque non esistono alternative alla vittoria casalinga contro il Borussia Dortmund per guardare avanti con fiducia e con ottimismo.

Per fare ciò Valverde deve fare un corposo esame di coscienza e non ripetere gli errori di confusione commessi contro i pepineros nell’ultima di Liga. Passare dal 4-2-4 iniziale, per poi correggerlo in corsa con il 4-3-3 perché la squadra non girava, vedere un netto miglioramento nella gestione del gioco e della gara, per poi ritornare al 4-2-4, e ritrovare le medesime difficoltà iniziali, gli squilibri di inizio gara, riprendendo a rischiare dietro senza essere pericolosi davanti, non ha senso. Un comportamento, questo, border-line, da Dr. Jekyll and Mr Hyde, da persona fortunata ma inesperta, che ha trovato la soluzione al problema iniziale per puro caso, come quei soggetti che trovano la formula vincente tra ampolle e alambicchi mescolando a caso sostanze di cui non si conosce nemmeno la composizione. Così, a caso. Un po’ di questo e un po’ di quello, in base al colore più o meno accattivante. Il calcio serio non è materia per gli improvvisatori o per gli scienziati pazzi, che rischiano di far esplodere il laboratorio ad ogni piè sospinto. La fortuna del dilettante dura solitamente lo spazio per stupirsi del risultato ottenuto. Poi, proseguendo, si collezionano disastri. E di questi il Barça ne ha messo insieme molti, troppi, costati due Champions e una Copa del Rey.

Per la sfida di domani Piqué è squalificato, Semedo e Jordi infortunati. Lenglet, assente a Leganés per infortunio, dovrebbe ricevere l’alta medica ed essere della partita. Umtiti, che sabato ha giocato la seconda partita di seguito dalla scorsa stagione, è da valutare sotto l’aspetto della tenuta. Potrebbe non essere ancora pronto per giocare tre sfide così ravvicinate e di tale spessore. Se non dovesse farcela, Araujo sembra il favorito rispetto a Todibo. Sui laterali Robertodovrebbe essere schierato a destra, mentre a sinistra dovrebbe giocare Junior. Una difesa assolutamente sperimentale, dunque, in una partita di tale esigenza, importanza e con un grado di difficoltà molto elevato.

A centrocampo De Jong e Busquets dovrebbero essere certi del posto. Il terzo uomo dovrebbe uscire dal ballottaggio tra Arthur, nemmeno convocato contro il Leganés per scelta tecnica e Arturo Vidal, salvatore della patria a Butarque.

Davanti il dubbio è tra Griezmann e Dembélé. L’ex Atleti non ha ancora trovato il modo di inserirsi nei movimenti della squadra. Giocare nel Barça non è mai facile per chi non è cresciuto nella cantera e necessita sempre almeno di un anno di adattamento e apprendistato. Dembélé, invece, ha avuto in inizio di stagione travagliato. Tra infortuni, squalifiche e cali di rendimento ha giocato con il contagocce. Una da titolare in Champions, con due subentri, e una su cinque nelle ultime di Liga.

Il quadro è fatto, spetta a Valverde scegliere. Sperando che lo faccia con criterio logico e non come quando gioca a il piccolo chimico.

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