FC Barcelona – Manita del Barça contro il Betis

di Giuseppe Ortu

Il FC Barcelona esordisce al Camp Nou con una vittoria ristoratrice dopo il capitombolo di San Mames, conquista i tre punti, mette a segno una manita e mette in evidenza un Griezmann in formato esportazione. Il francese ha realizzato una doppietta e un assist. Il Betis, dal canto suo, realizza due reti che rendono meno pesante il passivo subito. Da evidenziare gli esordi eccellenti del canterano Carles Perez (esordio casalingo), bagnato con una rete, e quello assoluto di Ansu Fati, ragazzo del Juvenil A. Nel finale ha trovato spazio anche il neo acquisto Junior, Under 21 della nazionale e ex Betis.

La gara, che vedeva gli infortunati eccellenti Messi, Suarez e Dembélé (i primi due in tribuna con i rispettivi figli), aveva sin dalla vigilia posto alcuni dubbi sulla composizione dell’attacco. Alla fine Griezmann, unico sopravvissuto del parco attaccanti, ha giostrato da falso nueve, attorniato da Rafinha (a sinistra) e Carles Perez (a destra). Il francese ha svariato su tutto il fronte d’attacco, non dando punti di riferimento alla difesa andalusa. Così ha giocato in tutte le tre posizioni offensive, risultando imprendibile per i ragazzi di Rubi. De Jong, nella posizione di interno sinistro, ha composto il centrocampo insieme a Busquets e Roberto (interno destro). Rakitic è rimasto in panchina per tutta la gara. Per lui è la seconda supplenza consecutiva e la prima gara senza giocare neanche un minuto. Questo è un chiaro segnale di operazioni di mercatro in uscita.

La gara era iniziata alla grande per i blaugrana, con un gioco spumeggiante e in gran velocità. Il goal è stato sfiorato in diverse occasioni, ma nonostante la pericolosità dei padroni di casa il risultato è rimasto sulla 0-0. Buone la pressione della difesa e del centrocampo sugli avversari e il recupero della palla immediato. Nonostante ciò è stato il Betis a passare con l’unica azione della gara fino a quel momento. Contropiede mal protetto da centrocampo e difesa e rete del vantaggio di Fekir del tutto imprevedibile.

La rete verdiblanca ha smorzato gli entusiasmi di pubblico e giocatori blaugrana. Improvvisamente è calato un velo di oscurità sul gioco, sulle menti e sulle gambe dei ragazzi di Valverde. Si è così rivista la squadra “morta”, senza anima e corazon di San Mames e Anfield. La manovra è diventato di colpo lenta e prevedibile, e i giocatori si sono fermati, non dando chance alcuna al portatore di palla.

Questa apatia è durata fino alla rete del pareggio, giunta sul finire del primo tempo per merito di Griezmann. Il francese ha sfruttato un assist di Sergi Roberto dalla trequarti di destra e ha colpito al volo in spaccata il pallone dopo che questo aveva superato il suo marcatore diretto. Una rete con un grande coefficiente di difficoltà. Il pareggio prima dell’intervallo ha permesso alla squadra di rientrare carica e rinfrancata nella ripresa.

Il secondo tempo è stato tutto di matrice blaugrana. Il Barça ha spinto molto, e corso, trovando giocate e movimento senza palla, oltre al recupero repentino del pallone, che hanno permesso di avere innumerevoli soluzioni al momento di dare l’ultimo passaggio. Così sono arrivati in serie i goal del 2-1, ancora di Griezmann, celebrato dal francese con un lancio di coriandoli sopra il suo capo, del 3-1 di Carles Perez, del 4-1 di Jordi, e del 5-1 di Vidal, nel frattempo subentrato a un irregolare Busquets. La rete del 5-2 porta la forma di Moron per il Betis.

La partita contro il Betis permette al Barcelona di respirare in classifica, di celebrare l’acquisto di Griezmann, che già segna reti fondamentali, ma non maschera del tutto i problemi manifestati dalla squadra nel primo tempo. La difesa, e l’aspetto psicologico del Barça, sono ancora troppo deboli per pensare che i problemi siano risolti. Valverde dovrà lavorare seriamente e correggere ancora evidenti lacune se si vuole pensare a vincere tutto. Il Betis accusa la seconda sconfitta consecutiva e rimane ultimo da solo a zero punti in classifica

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