Boateng, il nuovo Larsson

Boateng è stato presentato ufficialmente questa mattina alla stampa e ai soci. Il nuevo Larsson sostituirà Munir, passato al Sevilla, nella rosa del Barça. Il ruolo ritagliato intorno a lui è quello del giocatore che permetterà a Suarez di riposare in vista di una stagione che si accinge ad entrare nel suo vivo. Un giocatore esperto (ha 31 anni) con ancora un buon fisico, polmoni e tecnica. Un giocatore che entrando dalla panchina, o giocando in luogo dell’uruguayo in certe partite di minore importanza alla vigilia della Champions per esempio, sia in grado di mantenere elevato il livello di pericolosità e di efficienza. Sicuramente un passo in avanti da questo punto di vista rispetto all’opzione Munir. Il ragazzo, a prescindere dal fatto che la sua preferenza è andata verso il giocare con maggiore continuità rispetto a quanto non avrebbe potuto fare restando in blaugrana, era chiaramente meno esperto del nuovo arrivato. E, per necessità particolari, sempre meglio affidarsi ad un elemento come Boateng, con esperienza in Liga e in Champions, che a un calciatore acerbo come il neo sevillista. 

Kevin Prince Boateng ha parlato in conferenza stampa della sua gioia di atterrare al Camp Nou e di calcare l’erba dell’Estadi, oltre della soddisfazione e dell’onore di giocare con Messi, Suarez e compagnia. “E’ un regalo anche solo vederlo giocare”. Il calciatore ghanese ha rivelato di aver detto ai compagni di squadra del Sassuolo dell’enorme emozione nell’essere stato chiamato in blaugrana e che, aereo o non aereo, “sarei andato anche correndo a Barcelona”.

Boateng è consapevole del suo ruolo e del fatto che non avrà un minutaggio elevato in blaugrana. Farà tanta panchina, ma anche se per 10/20 minuti è un giocatore in grado di impegnare gli avversari sotto porta e di non far scadere eccessivamente il livello di pericolosità dell’attacco, a differenza di quanto accadeva con Munir. Di ciò il nuovo numero 19 (un numero non come un altro in blaugrana e di cui fra poco parleremo) è perfettamente conscio. Lui stesso ammette che non giocherà molto e farà tanta, tanta panchina. Il giocatore, reduce da una buona prima parte in Italia e da una stagione, quella scorsa, giocata a buoni livelli in Bundesliga è in prestito per sei mesi con opzione di compra per il prossimo anno. Il neo blaugrana ha chiaro in mente il suo proposito: dare tutto in questa parte di stagione e conquistarsi il rinnovo del contratto. 

Kevin Prince Boateng ha giocato in Liga due stagioni or sono con il Las Palmas, squadra nella quale fu protagonista di un grande campionato. Il conoscere la Liga era uno dei paletti che aveva posto Valverde alla directiva per il nuovo acquisto. Prima dubbioso, gli è bastato avere una conversazione telefonica con Quique Setien (allenatore di Boateng a Gran Canaria), per sgombrare la mente da ogni incertezza. Setien è stato chiaro nella charla con Valverde. Il ragazzo è un profilo perfetto per il Barça e come vice Suarez. In poche parole: “Prendilo!”

Boateng indoserà il numero 19. Un dorsal particolare al Barça che evoca dolci e lieti ricordi. Il 19 è stato il secondo numero di Leo Messi. Dopo aver iniziato con il 32 sulle spalle, è transitato per il 19 prima di ricevere in eredità da Ronaldinho il numero 10. Oltre al 19, il giocatore porterà sulle spalle il nome Prince. Il nuovo Principe del Camp Nou potrebbe sedere in panchina già domani in Copa contro il Sevilla (Levante e TAD permettendo). “Ho giocato anche domenica in campionato e sono perfettamente a posto” ha dichiarato, avanzando la sua candidatura alla conquista di un posto privilegiato, in prima fila, per vedere giocare, per dirla con lui, Messi, Suarez e compagnia. Da oggi il sogno diventa realtà. Bene arrivato Kevin Prince.              

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