FC Barcelona – Il Barça a Ipurua per ganar sì o sì

A Ipurua, questo pomeriggio ore 16:15, il Barça gioca su due fronti: la Liga e la Champions. La Liga, perché dopo due pareggi di fila, contro Espanyol e Getafe, il Barça deve dimostrare di essere pronto a riprendere a macinare reti e punti per vanificare il tentativo dell’Atletico di rientrare nel discorso primo posto. In ottica Champions la squadra di Valverde deve mandare un segnale chiaro al suo interno e al Chelsea di Conte: le incertezze sono passate e la squadra ha superato il momento di stanchezza mentale e fisica ed è nuovamente pronta, dopo aver tirato il fiato, a riprendere il cammino che aveva contraddistinto questa stagione fino all’impegnativo mese di gennaio. Dal 4 gennaio all’8 febbraio infatti, tra Liga e Copa del Rey, la squadra di Valverde ha disputato 12 incontri, per una media di una partita ogni 2,91 giorni. Incontri tra l’altro duri e complicati, come la doppia sfida in Copa con l’Espanyol e il Valencia; ancora l’Espanyol e la trasferta dell’Anoeta contro la Real Sociedad in campionato. Questa settimana è stata la prima, dopo un lungo mese, che il calendario ha concesso a Valverde la chance di organizzare delle vere sessioni di allenamento durante tutta la settimana: ben sei che hanno certamente fatto tirare il fiato ad una squadra in chiaro debito di ossigeno.
La partita di questo pomeriggio ad Ipurua contro l’Eibar non è comunque tra le più semplici che il calendario poteva proporre. Detto che nella mejor liga del mundo non esistono partite facili e scontate, e che se non sei al top puoi rischiare con qualunque avversario, L’Eibar è indubbiamente un brutto cliente da affrontare alla vigilia della Champions. Per cominciare il terreno di gioco di Ipurua è il più piccolo della Liga, e questo può comportare dei problemi alla circolazione del pallone del Barça, abituato ad utilizzare la massima ampiezza del campo nel gioco sulle fasce. L’Eibar, inoltre, è in piena lotta per un posto in Europa League. Settimo in classica con 35 punti, è a soli due punti di ritardo dal Villareal 6° e a meno quattro dal Sevilla 5°. Valverde farà bene, dunque, a schierare la migliore formazione possibile per affrontare i ragazzi di Mendilibar.
Dal punto di vista del probabile undici, data per certa la presenza di Ter Stegen e Coutinho (non essendo utilizzabile contro il Chelsea), e probabile il rientro di Umtiti avendo saltato per squalifica l’ultima contro il Getafe, per il resto la formazione blaugrana è del tutto fumosa. Non dovremo attenderci grandi rotazioni per minimizzare i rischi di una gara impegnativa, anche se certamente qualche titolare sarà risparmiato almeno all’inizio. E’ quasi certo che Iniesta si siederà in panchina, così come è probabile il rientro tra i titolari di Paulinho, che dall’arrivo di Coutinho ha riposato più degli altri. Con Busquets regolarmente in campo, rimane da assegnare un posto nella linea mediana. Le soluzioni non mancano a Valverde tra Rakitic, Sergi Roberto, Aleix Vidal, fino alla riproposizione di Dembélé largo a destra nel centrocampo a quattro. Davanti il binomio Messi e Suarez dovrebbe essere regolarmente in campo. Non c’è miglior modo per recuperare le sensazioni positive per un attaccante che ritrovare la via della rete. L’argentino e l’uruguaiano non segnano da due partite in Liga. Le ultime mercature risalgono al 28 gennaio, 2-1 contro l’Alavès. Dopo sono giunti i pareggi contro l’Espanyol per 1-1, rete di Piqué, e lo 0-0 casalingo contro il Getafe.

Giuseppe Ortu

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