FC Barcelona – Valencia-Barça 0-2 Coutinho e Rakitic iscrivono il Barça alla finale di Copa del Rey

Il Barça raggiunge la finale di Copa del Rey per la quinta volta consecutiva. Un bilancio strepitoso per una squadra strepitosa. I goals, entrambi nella ripresa come ormai è costume per la formazione di Valverde, portano la firma di Coutinho e Rakitic. Da evidenziare il recupero a tempo di record di Piqué, che ha giocato quasi tutti i 90′ nonostante l’infortunio al ginocchio destro occorsogli nell’ultimo derby contro l’Espanyol, e l’esordio di Yerry Mina, giunto all’83’ proprio in sostituzione del centrale catalano. 

La partita è stata combattuta (fin troppo) ed equilibrata fin dal primo minuto. Il Valencia doveva recuperare lo zero a uno dell’andata ed era perciò obbligato a sbilanciarsi per segnare uno o due goals per portare la sfida, rispettivamente, all’extra time o per conquistare il passaggio del turno e l’accesso alla finale del 21 aprile contro il Sevilla, vincitore nella sfida di ieri contro il Leganes. L’equilibrio sul terreno di gioco è sfociato in parità anche nel risultato per i primi 45′, nonostante le due squadre non si siano risparmiate e abbiano cercato la via della rete in tutti i modi possibili. Il Barça ha cercato di controllare il risultato attraverso il possesso palla e regolando il ritmo della gara a seconda delle necessità, mettendo la sordina alla verve valencianista quando questa saliva di tono, o accelerando improvvisamente quando i geni in maglia blaugrana intravedevano buone piste da percorrere verso la porta avversaria. Il Valencia, dal canto suo, aveva maggiore frenesia e intensità nella sua azione, anche perché il raggiungimento della finale passava necessariamente per la strada della rete.

Che sarebbe stata una partita aperta si è capito sin dalle prime battute. Il Valencia sparagnino, arroccato in difesa visto al Camp Nou, non si è rivisto in campo questa sera. Il Barça ne ha di conseguenza beneficiato in quanto ha trovato spazi per stendere il proprio raggio d’azione. Nonostante questa reciproca libertà di azione il tempo si è chiuso a reti bianche sul risultato di parità. 

La ripresa è stata subito segnata dall’ingresso in campo di Coutinho che ha preso il posto di André Gomes (una sufficienza stiracchiata la sua). Inizialmente schierato a destra, in un centrocampo che prevedeva anche Rakitic, Busquets e Iniesta, alla sostituzione del manchego il brasiliano è passato a sinistra, ripercorrendo le medesime piste già percosse da Don Andrés in campo. Non appena messo piede sul prato verde, l’ex Liverpool ha trasformato la squadra. Un bel salto di qualità rispetto a quando in campo c’era André Gomes. Coutinho ha inciso immediatamente con la sua velocità, la sua tecnica ed inventiva. Proprio dal suo piede è giunta la rete del vantaggio. Una splendida azione impostata da Suarez a sinistra e conclusa da un cross al bacio per l’accorrente Coutinho che dal lato corto di destra dell’area di rigore, in scivolata, ha raccolto il cross lasciando partire un destro che ha incrociato ancora una volta la direzione del pallone facendo sì che si insaccasse nell’angolo opposto. Una splendida rete. Il vantaggio ha tranquillizzato e ulteriormente stimolato i blaugrana. Lo spauracchio dei supplementari era stato scacciato e il Valencia, a quel punto, era costretto a segnare due reti per poter conquistare la finale. Nonostante la rete subita, la squadra di casa non ha issato la bandiera bianca e ha continuato a giocare con forza e qualità, arrivando a sfiorare il pareggio in alcune circostanze di gioco. In una di queste, il portiere di Copa blaugrana si è dovuto superare per effettuare una miracolosa parata di puro istinto che, per come è giunta, è stata festeggiata dai suoi compagni di squadra come una vera rete realizzata. Con il trascorrere del tempo il Valencia ha iniziato a capire che l’impresa sarebbe rimasta tale. Ciò ha minato le convinzioni e l’entusiasmo dei giocatori in maglia bianca. Al calare dell’intensità degli uomini di Marcelino, il Barça è diventato quasi il padrone del campo, gestendo la sfida con sempre maggiore sicurezza. Da una azione caparbia di Suarez, che si è intestardito nel rincorrere un avversario e strappargli il possesso di palla, è nata l’azione del 2-0 definitivo. Il recupero di palla di Suarez ha innescato un contropiede a tre composto dall’urugiaiano stesso, Rakitic e Messi, traslocato a destra nel momento in cui Coutinho è passato a sinistra. Suarez ha servito il croato centralmente all’ingresso dell’aria di rigore. Il centrocampista (grande la sua partita sopratutto in chiave difensiva e di rottura dell’azione avversaria) ha stoppato con eleganza per poi concludere l’azione con un violento destro che è terminato in fondo al sacco.

Con questa vittoria, che riporta lo zero nel tabellino delle reti subite dal Barça dopo due gare, contro Alaves e Espanyol, in cui non si era riusciti a mantenere la rete inviolata, e la conquista della quinta finale consecutiva della Copa del Rey che si disputerà il 21 aprile con sede ancora da determinare, la squadra mette in ghiaccio la competizione e può finalmente staccare leggermente la spina e concentrarsi sulla Liga, ben avviata verso un lieto finale, e sulla Champions, al cui orizzonte fa capolino un Chelsea afflitto da mille problemi in campionato e nelle coppe nazionali, ma che forse proprio per questo, diventa ancora più imprevedibile e complicato.    

Lascia un commento