FC Barcelona – Diluvio blaugrana al Benito Villamarin 0-5

Pioggia di stelle e di goals stanotte al Benito Villamarin nella prima partita di Liga del girone di ritorno. Diluvio blaugrana per una partita fenomenale. Di Messi (due), Suarez (doppietta) e Rakitic, che ha aperto le marcature, le reti della serata.

Non è stata una partita semplice. Anzi, il risultato è ingannevole se si pensa che i primi 45′ minuti sono stati estremamente combattuti e sudati. Il Betis ha giocato una partita tutta corsa, grinta, velocità e tecnica. Sin dal primo minuto la squadra sevillana ha aggredito i blaugrana con un pressing altissimo e asfissiante. Questo ha scompaginato i piani preparati da Valverde, anche perché si è trovato ad affrontare uno schema tattico avversario imprevisto. In luogo del 4-3-3, il Betis è stato messo in campo dal suo allenatore con il 3-4-1-2. Ciò ha infastidito non poco l’azione di uscita della palla dall’area di rigore blaugrana con un uomo, Joaquin, incollato a Busquets che non aveva tempo e spazio per ricevere e smistare la palla. In questo modo, con difesa e mediocentro imbrigliati, l’azione è stata fatta iniziare da Ter Stegen con dei lanci lunghi che hanno snaturato il gioco del Barça. Accortosi della variante tattica, Valverde ha iniziato a lavorare attraverso dei passaparola con i suoi giocatori per rimediare a questa sorpresa preparata dall’avversario. I primi 45′ minuti sono stati equilibrati e intensi, degni di una partita di Liga di altissimo livello. Nonostante la pressione altissima dei padroni di casa, la difesa del Barcelona non ha tuttavia corso mai grandi rischi. Il gioco a centrocampo è stato di alta spettacolarità da ambo le parti, con scambi ravvicinati ad altissima velocità in spazi praticamente inesistenti e una pressione forsennata anche da parte di Messi e C. per rispondere alle furie biancoverdi. La battaglia a centrocampo, e la chiave tattica imposta da Quique Setién, ha privato la squadra catalana di efficaci sbocchi offensivi.

Con il primo tempo chiusosi sullo 0-0 e l’infortunio di Vermaelen sul finire della prima frazione di gioco (una tegola per un giocatore che si era ripreso alla grande e stava trovando una continuità di rendimento eccezionale dopo anni di infortuni e ricadute continue), sostituito dal rientrante Umtiti, la ripresa si è aperta come si era chiuso il primo tempo. Betis con la bava alla bocca e il Barça a rispondere con le stesse armi. Alla lunga le contromisure escogitate da Valverde per opporsi agli avversari hanno iniziato a funzionare, la squadra ha trovato più equilibrio, e una giocata corale straordinaria ha segnato la svolta della gara. Dalla difesa all’area avversaria in tre tocchi con una azione impostata dalla sinistra, portata verso il centro e rifinita da Suarez con una apertura magistrale che ha trovato un corridoio per Rakitic sul lato debole del Betis. Il Croato ha sfruttato il primo errore difensivo betico e si è involato verso Adan che nulla ha potuto sulla conclusione rasoterra e precisa del blaugrana. Il goal dell’uno a zero ha cambiato completamente le sorti della gara. Il Barça ha preso il comando della partita, il Betis ha perso tutte le certezze che ne avevano contraddistinto la sua azione fino a quel momento e la classe e le magie di un Messi inmessionante hanno fatto la differenza. Il numero 10 ha cantato e incantato con giocate strappa applausi anche per il pubblico di casa, che al termine di una azione dell’argentino, iniziata nella trequarti difensiva e conclusasi, dopo slalom, dribbling e un tunnel in velocità, in quella offensiva, ha tributato applausi e ovazioni a scena aperta come se fosse stato un giocatore di casa. Da quel momento il Betis non ha più potuto nulla, se non inchinarsi alle spettacolari giocati dei Maestri vestiti di blaugrana. E così, nell’ultima fase della partita, sono giunte le reti di Messi, Suarez, Messi e ancora Suarez, come a volersi spartire equamente i poveri resti di ciò che era rimasto del bellissimo e spavaldo Betis dei primi 45′. 

Questa sera Valverde, Messi e tutta la squadra blaugrana hanno voluto mandare un chiaro segnale a tutti. La sconfitta di Copa del Rey non è stato che il frutto del caso, e nessuno si sogni anche solo un momento che questa squadra stia iniziando a mostrare segni di cedimento. La squadra e il suo spirito sono più forti e saldi che mai. E fra un po’ il tecnico blaugrana potrà contare anche su Coutinho, Dembélé, Iniesta, Paco Alcàcer, tutti sulla via del recupero. Dopo il pareggio dell’Atletico contro il Girona e la sconfitta del Valencia in casa del Las Palmas, ora i punti di vantaggio sugli inseguitori iniziano ad ascendere a distanze siderali, con ben 11 punti sul secondo posto, 14 sul terzo e 19 sul Real Madrid, mestamente quarto in classifica.        

 

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