“Non è importante il modulo, ma lo stile”

Le prime parole di Ernesto Valverde da allenatore del Barça sono state di continuità e di rottura al tempo stesso con il passato. Per il tecnico ex Athletic non è un discorso di moduli e numeri, ma di mentalità e di stile di gioco. Una cosa molto intelligente, giacché troppo spesso ci si cristallizza sui numeri. I numeri non sono nient’altro che numeri. Puoi giocare con un modulo apparentemente difensivo, ma composto da giocatori che offendono, o uno più prettamente definito offensivo ma con elementi tendenti alla difesa con il risultato che nel primo caso la squadra attaccherà e nel secondo lascerà l’iniziativa e difenderà. I numeri sono solo numeri. E’ l’atteggiamento in campo che segna il discrimine tra una squadra offensiva e una difensiva. Valverde ha detto questo. Dubita sulla continuità del 4-3-3, una icona Blaugrana già messa in dubbio in questa stagione da Lucho, a vantaggio del suo modulo preferito: il 4-2-3-1. In ogni caso, come ha precisato a sottolineare, il tutto si traduce nell’atteggiamento della squadra in campo. Una cosa è certa: lo stile Barça non cambierà. Il possesso della palla, il gioco avvolgente costituito da una elaborata massa di passaggi, la pressione alta e costante (da tempo ahimè persa e che cercherà di recuperare), e il comando del gioco e della gara saranno sempre i capisaldi del gioco del Barça targato Valverde. Ciò che cambierà sarà la personalità dello stile Barça che assumerà il carattere del nuovo tecnico. Come lo stesso allenatore ha precisato, ognuno elabora uno stesso tipo di gioco con caratteristiche diverse, giacché ognuno inserisce nel suo modo di sviluppare il modulo delle chiavi di lettura personali date dall’esperienza, dal carattere, dalla personalità del tecnico. Come in un personaggio cinematografico, nel quale ogni attore che lo interpreta conferisce allo stesso parte del proprio carattere e personalità, modificandolo e rendendolo unico, diverso da come un altro attore lo avrebbe portato sullo schermo (ciò è facilmente riscontrabile nei personaggi delle serie interpretati da diversi attori, come James Bond, dove il taglio che gli aveva dato Connery era completamente diverso dallo 007 di Roger Moore e a loro volta diverso da come è stato interpretato da Daniel Craig), allo stesso modo lo stile Barça di Valverde sarà diverso da quello di Lucho e da quello che era stato di Guardiola. Il tecnico ha già anticipato, infatti, che ci saranno dei cambi e modifiche nell’impostazione del gioco.

Valverde ha anche parlato di alcuni giocatori in particolare, cosa che solitamente gli allenatori non amano fare nelle conferenze stampa. Questa volta è stata fatta un’eccezione riguardo a Iniesta e Messi. Sul manchego ha dichiarato che il giocatore è molto importante per il Barça e per il Club, manifestandogli quindi tutto il suo appoggio, oltre a quello del Club. Parole che saranno state accolte da Don Andrés con grande piacere, dato che i suoi tentennamenti sul prossimo rinnovo del contratto vertono proprio sul suo utilizzo nel Barça che verrà e sul protagonismo che avrà nel futuro prossimo della squadra. Riguardo al rinnovo di Messi sì è dichiarato tranquillo e certo che il numero 10 continuerà al comando del tridente. “E’ il miglior giocatore che abbia mai visto, e allenarlo sarà una emozione unica” ha dichiarato.

Il trainer è sceso anche su argomenti che riguardano i prossimi impegni agonistici della squadra quando ha detto che l’appuntamento di inizio stagione in Supercoppa di Spagna sarà un impegno non di preparazione ma già fondamentale, posto che si giocherà contro il Real Madrid. Per questo motivo la squadra dovrà partire forte. Si prevede quindi una preparazione studiata apposta per essere pronti, e in versione “tirata a lucido”, sin dal via. Questo comporterà inevitabilmente un cambio delle strategie di preparazione, giacché le grandi squadre tendono a entrare in piena forma per gradi e a non essere al top della condizione già ad inizio stagione.

Sul fatto che il suo predecessore sulla panchina del Barça si sia allontanato dalla strada maestra dello stile Barça, percorrendo altre strade che lo hanno imbarbarito, Valverde ha dichiarato che lo stile della squadra non è mai cambiato, e che anche con Luis Enrique la squadra è stata perfettamente riconoscibile nella sua modalità e stile di gioco.

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