Al Cornella prosegue il testa a testa per la Liga

Il Barça vince il derby contro l’Espanyol e si mantiene leader nella classifica di Liga con 81 punti. Se non fosse per il fatto che il Real Madrid deve ancora recuperare la partita contro il Celta sarebbe una grande notizia. Serve un aiuto esterno al Barça, per vincere questo campionato, un aiuto che deve giungere da uno dei prossimi avversari dei Blancos. E per come sono messe le cose, salvo imprevisti, non può che giungere da Sampaoli. Ma di questo ci sarà tempo e luogo per riparlarne. Per ora godiamoci questa vittoria, vittoria che certamente aumenta la pressione sul rivale.

  Le notizie della serata sono due: Messi, che per una volta non ha segnato, e Suarez, che invece ha ritrovato la via del goal dopo un digiuno durato quattro giornate.

Dopo tre doppiette consecutive, quattro nelle ultime cinque giornate, e cinque nelle ultime sei gare disputate, Leo ha lasciato il terreno di gioco del Cornella senza marcature, ma con un meraviglioso assist all’attivo per la rete dello 0-2 di Rakitic, quella della sicurezza. Da quel momento infatti, la squadra di casa ha leggermente mollato, permettendo al Barça di gestire e dominare la gara a suo piacimento.

Il primo tempo è stato infatti difficoltoso per gli uomini di Luis Enrique. L’Espanyol è partito di gran carriera, pressando alto e mettendo tanta grinta (finanche troppa) negli interventi e nelle singole giocate. La prima occasione è stata infatti di matrice Perica, con un pericoloso tiro in diagonale di Jurado terminato a lato. La partita è stata equilibrata nella prima frazione di gioco. L’Espanyol ha chiuso tutti i varchi, serrato le fila nella fase difensiva e impedito al Barça di svolgere il solito gioco, costringendolo a giocate scontate e lente. Per cercare di aggirare la fase difensiva biancazzurra si è cercato di optare per dei lanci lunghi che permettessero di saltare il centrocampo avversario. Ma essi si sono spesso rivelati non efficaci per scarsa precisione e dimestichezza della squadra a svolgere quel tipo di gioco. La partita si stava svolgendo su un precario equilibrio che poteva spezzarsi solo in occasione della giocata di un singolo, una azione a palla ferma o un errore di uno dei contendenti. E così è stato. Nella ripresa, infatti, uno scriteriato passaggio indietro della difesa Perica ha regalato il pallone a Suarez che, sempre in agguato, si è lanciato sul pallone come un falco e si è presentato tutto solo davanti a Diego Lopez. Con un esterno destro a rientrare l’Uruguayo ha messo dentro la palla del vantaggio. Con l’1-0 sul marcatore, il Barça ha guadagnato fiducia e sicurezza. Come se si fosse buttata alle spalle un brutto peso che gli rendeva complicati i movimenti e gli imballava la mente, la squadra ha iniziato a praticare il suo solito gioco fatto di trame veloci e tocchi precisi. Così è giunto il goal del raddoppio. Messi ha preso palla all’altezza della trequarti, si è liberato elegantemente di alcuni avversari e ha aperto per Rakitic che, in area di rigore, con un piatto di prima intenzione, ha trovato l’angolino opposto a quello verso il quale si stava predisponendo il movimento del portiere. Il 2-0 ha definitivamente spazzato la resistenza di una squadra che, non avendo più obiettivi in classifica, aveva costruito tutta la partita sull’acredine storica di una stracittadina. Il Barça ha continuato a menare le danze e comandare il gioco. Così sono giunte altre occasioni da goal. L’Espanyol si è disunito, sono aumentati gli errori dei singoli e con essi è giunta anche la terza marcatura. Suarez ha approfittato di un errato stop in piena area di rigore da parte della difesa espanyolista, e dopo avere aggirato il disperato tentativo del portiere di evitare la marcatura, ha segnato il secondo goal personale della sua gara.

La serata è finita con i Blaugrana che hanno festeggiato la riconquista della testa della classifica. La pressione ora è tutta sulle spalle del Madrid.

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