PER LA LIGA NEANCHE LA QUARTA PALANCA POTREBBE BASTARE. IL MISTERO DEI 150 MILIONI MANCANTI

Giuseppe Ortu Serra

Secondo non meglio precisate fonti de La Liga circolate nelle ultime ore, la Patronal avrebbe dato parere negativo alla documentazione contabile che il Barça aveva inviato nei giorni scorsi al fine di poter iscrivere i nuovi acquisti. In sintesi gli sforzi fatti finora, la vendita del 25% dei diritti tv a Sixth Street (prima e seconda palanca pari a 667 milioni) e la cessione del 24,5% di Barça Studios a Socios.com (terza palanca per altri 100 milioni), non sarebbero sufficienti, da soli, a dare il via libera all’iscrizione di tutti i nuovi acquisti più i due rinnovi (Dembélé e Roberto). Non solo, nemmeno la quarta basterebbe per i contabili de La Liga. Ma vediamo di capirci un po’ meglio in questo guazzabuglio di numeri.

Già nei giorni scorsi si era accennato alla possibilità di dover cedere anche l’altro 24,5% di Barça Studios (quarta palanca) per altri 100 milioni, al fine di far fronte ad una eventuale risposta negativa da parte de La Liga in merito ai conti presentati dopo l’attivazione delle prime tre palancas. Adesso pare che per i commercialisti de La Liga anche la quarta palanca non sia sufficiente a regolarizzare la situazione e che mancherebbero al novero ancora 50 milioni.

Da dove viene questo problema? Inizialmente si era detto che le tre palancas avrebbero sanato totalmente la situazione. Ma al totale ottenuto da esse mancherebbero ancora 150 milioni. Come si arriva al problema dei 150 milioni mancanti? Sembra che La Liga abbia verificato che i 667 milioni provenienti dalla vendita dei diritti tv non siano tutti di provenienza di Sixth Street, ma che 150 milioni di quei 667 siano di provenienza del FC Barcelona stesso. Sapendo bene che il fair play finanziario si amplia con l’aumento di capitali esterni e non interni al club, se l’informazione corrispondesse al vero, il Barça sarebbe ancora sotto di 150 milioni per soddisfare le ferree regole del F.P.F. de La Liga.

100 milioni si otterrebbero dalla attivazione della quarta palanca, gli altri 50 milioni da tagli di ingaggi o vendita di giocatori. È da ricordare che nei giorni scorsi c’erano stati degli incontri separati tra Laporta, Alemany, Yuste da una parte e Piqué, Busi e i loro rappresentanti dall’altra per parlare della riduzione del loro ingaggio. I due capitani si erano espressi a favore per andare incontro alle necessità del Barça. C’è poi il capitolo De Jong. Se il giocatore dovesse restare in blaugrana dovrà alla fine ridursi l’ingaggio della metà come già gli è stato comunicato da Laporta. Altrimenti sarà ceduto con un’ottimo profitto per il Barcelona e il risparmio della totalità del suo oneroso ingaggio. In un modo o nell’altro quei 50 milioni arriveranno grazie alla voce stipendi.

Per quanto riguarda la vendita dei giocatori in esubero invece, Umtiti, Braithwaite, Neto, non porteranno soldi nelle casse del club perché il primo non ha mercato, il secondo pretende la carta di libertà per lucrare un bonus maggiore all’atto della firma con il club che sarà, mentre il portiere ha già l’accordo per la rescissione del contratto.