FC Barcelona – Il Barça espugna ancora il Bernabeu 0-1

L’assassino torna sempre nel luogo del delitto. Così ha fatto il Barça, che a distanza di tre giorni dalla vittoria per 0-3 di Copa al Bernabeu, è tornato in casa del Madrid per sentenziare ormai definitivamente l’esclusione del Real Madrid anche dalla Liga. Il Barcelona è tornato a giocare al Bernabeu e ha vinto ancora. 0-1 il risultato finale con rete di Rakitic al 26′ del primo tempo su imbeccata di Sergi Roberto.
Nei quattro clasicos della stagione, due di Copa e due di Liga, il Barça ne ha vinti tre e pareggiato uno con uno score di 10 reti realizzate e appena una subita. Un 10-1 massacrante e mortificante per la squadra di Solari e Florentino. In questa stagione i blaugrana hanno eliminato il Real Madrid dalla Copa del Rey e dalla Liga. Dopo questo dalle parti di Chamartin inizieranno a chiamare il Barça Sentenza, proprio come il personaggio interpretato da Lee Van Cleef nel film di Leone, perché dopo che lo vedi sei morto; o November, perché quando arriva le foglie iniziano a cadere, e così gli avversari.

Ieri sera non c’è stata partita. La formazione blaugrana ha dominato il Madrid dal primo all’ultimo minuto. Ha segnato una rete, ma avrebbe potuto siglarne molte di più. Courtois, in serata di grazia, ha salvato più volte la sua porta dagli attacchi dei ragazzi di Valverde che si sono divertiti a maramaldeggiare laddove è più dolce farlo. In casa del più acerrimo rivale.
Il Madrid, che proveniva da tre giorni infernali, con i giocatori contestati dagli aficionados fuori Valdebebas, hanno accumulato carica e nervosismo che non sono riusciti a trasformare in efficacia sul terreno di gioco. Il surplus di energia, come un telefonino surriscaldato, lo hanno convertito in gioco duro e entrate da anni 80′. In campo non c’era Juanito, che fracassò la testa a Mattheus sul terreno di gioco tanti anni or sono, ma Sergio Ramos, che ogni volta che vede blaugrana si trasforma in un sicario professionista. Il numero 4 sarebbe dovuto essere espulso due volte, ma ha ricevuto solo un cartellino giallo. La prima espulsione sarebbe dovuta essere comminata per una gomitata in pieno volto rifilata a Messi. Nella circostanza l’arbitro, il famigerato Undiano Mallenco, non ha nemmeno fischiato fallo. Nella seconda occasione ha steso, con altra gomitata sul collo, la specialità della casa, Arturo Vidal in piena area mentre si accingeva a intervenire su un pallone proprio davanti a Courtois. Anche in questo circostanza Mallenco ha fatto giocare. Ma il Var dov’era?
Già, il Var. Tra arbitro e Var, formalmente assegnato a Matheu Lahoz, ma sostanzialmente a Godot, ed ecco spiegato perché nessuno dalla cabina di controllo ha sanzionato questi interventi (rosso più calcio di punizione nel primo, rosso più calcio di rigore nel secondo), ne hanno combinato di tutti i colori. Roba vista solo nel film Fuga per la Vittoria, un classico del cinema sportivo, dove la squadra degli Alleati subisce ogni tipo di angherie con la compiacenza e sotto gli occhi annebbiati del direttore di gara.
Mallenco non ha solo permesso il gioco duro dei blancos, ma non ha sanzionato con il cartellino giallo due chiare simulazioni in area di rigore dei giocatori del Real Madrid. Incapaci di pungere in attacco, e imbrigliati nella loro fase offensiva da una difesa perfetta, ai blancos non è rimasto che il tentativo andato a buon fine contro il Levante. La simulazione plateale. Se contro la squadra granota il sotterfugio aveva sortito gli effetti sperati, in questa circostanza il Piano B non è andato a buon fine.

Il Barça esce dal Bernabeu, per la seconda volta, enormemente rafforzato nel morale. Questa è una vittoria che aumenta l’autostima della squadra e consolida la convinzione di essere davvero in grado di conquistare il terzo triplete della sua storia. La formazione di Valverde è stata eccelsa in tutti i suoi elementi. Sia chi è partito dall’inizio, sia coloro che sono subentrati (con la sola eccezione di Coutinho, ancora una volta sotto tono con troppe palle perse o mal giocate), è stato all’altezza del compito. Tra i blaugrana è veramente difficile trovare un giocatore superiore agli altri in questa partita. Da Ter Stegen, poco impegnato, ma sempre un baluardo che infonde granitiche certezze, a Piqué e Lenglet; da Messi a Suarez; da Rakitic a Arthur, al subentrato Vidal, un’autentica macchina da guerra, un muro impenetrabile su cui sono andati inevitabilmente a sbattere chiunque abbia provato a passare da quelle parti, tutti hanno giocato da affascinanti principi davanti ad un pubblico che ha riservato molti fischi ad alcuni tra i suoi beniamini. Tra questi Bale, subissato e sepolto da una valanga di fischi al momento della sua sostituzione. Applausi, invece, per Isco, rispolverato e richiamato dal fondo dell’armadio da un Solari sempre più in difficoltà e in confusione. Il migliore dei blancos è stato certamente Courtois, senza il quale il Madrid avrebbe vissuto un’altra sconfitta di proporzioni imbarazzanti anche nel punteggio.

Con questa vittoria il FC Barcelona sentenzia quasi la Liga. Con più 12 sul Madrid a 12 giornate dal termine, i blancos sono ormai fuori gioco. Fuori dalla Copa, fuori dalla Liga, la stagione di Solari, orfana di Ronaldo, con Isco e Marcelo separati in casa, diventa sempre più calda e scomoda, così come la sua situazione in seno al Madrid.
L’unico rivale per la Liga che ancora rimane in vita è l’Atletico Madrid che accumula comunque un ritardo di 10 punti. Oggi il Cholo affronterà la Real Sociedad all’Anoeta alle ore 18:30 per andare a meno 7. Lo scontro diretto tra Barça e Atletico è in programma il 7 aprile al Camp Nou. A quel punto, a meno 7 dalla fine, i giochi potrebbero già essere fatti.

FC Barcelona – Jordi Alba rinnovato fino al 2024!

Buone notizie per tutti gli aficionados e soci culés. Jordi Alba, laterale sinistro del FC Barcelona ha rinnovato il suo contratto che lo lega al Barça. Con questo ampliamento il giocatore di L’Hospitalet de Llobregat sarà legato al club blaugrana per altri 5 stagioni fino al 2024. La clausola rescissoria allegata all’accordo è stata stabilita in 500 milioni di euro, una cifra che rende il calciatore blindatissimo per il futuro.

Con questo nuovo tassello il club sta continuando nel lavoro di programmazione e costruzione della squadra del prossimo venturo. Blindando i giocatori basilari del progetto Bartomeu – Valverde, e incorporando giovani stelle che possano permettere alla squadra di restare ai vertici nazionali e internazionali ancora per molti anni.

Jordi Alba giunse al Barcelona il 1 luglio 2012 all’età di 23 anni proveniente dal Valencia per la cifra di 14 milioni di euro. La squadra che lo aveva a sua volta preso dalle giovanili del Cornella nel 2007 per 6 mila euro e lo aveva iscritto nelle liste del Valencia B. Dopo una breve parentesi in prestito al Gimnastic nella stagione 2008-09, dopo un anno era tornato nella Comunitat Valenciana.

Con questo rinnovo contrattuale ora la squadra di Valverde ha puntellato anche il laterale sinistro. Rimane sempre aperto il discorso del suo sostituto. Con un contratto a così lunga scadenza, sarà difficile trovare un grande nome come alternativa al numero 18. Vista la chiara inamovibilità del calciatore dall’undici titolare dovuta alla sua importanza per gli equilibri tattici della squadra e alla conexion con Messi, il sostituto dovrà accontentarsi di scampoli di gara e di una lunga permanenza in panchina. Con una premessa del genere è difficile trovare un giocatore di altissimo profilo come numero due nel ruolo.

La soluzione più plausibile è scendere di livello e rivolgersi non a un giocatore top. Una scelta che sia, in ogni caso, ben più competitiva di quello che aveva rappresentato Digne nelle stagioni 2016-17 e 2017-18. In questa categoria rientra certamente Mendy del Lione. Giocatore giovane, Ferland Mendy ha 23 anni ed è uno dei profili che il Barça sta seguendo. Potrebbe crescere e maturare dietro Jordi o essere spostato anche più avanti, come interno sinistro.

Altra opzione percorribile è quella di rivolgersi alla cantera. Giocatore medio per giocatore medio, è sempre preferibile guardare in casa e rinverdire la tradizione masiista blaugrana. La Masia è sempre una garanzia.
Da questo punto di vista si potrebbe puntare su Miranda, sebbene quest’anno il ragazzo sia uscito con le ossa rotte dalla gara di Copa del Rey contro il Levante. Nell’andata degli ottavi di finale, a Valencia, Valverde fece un robusto turn over. Miranda fu uno dei canterani schierati. Il risultato, sconfitta per 2-1, e la prestazione personale, furono ben al di sotto delle attese. Per il ragazzo, di conseguenza, sarebbe preferibile un approccio più cauto alla prima squadra, magari passando attraverso un prestito in Liga in una squadra di seconda fascia. Una squadra, come sempre accade per i prestiti dei giocatori su cui il club punta per un futuro da protagonista, che pratichi un juego de toque e sia quanto più possibile simile all’estilo Barça. Un po’ come è stato fatto quest’anno con Cuccurella.

Altro nome tra i papabili, Cuccurella è un laterale sinistro di buona proiezione futura. Ceduto in prestito con diritto di riscatto all’Eibar (il Barça ha un diritto di contro riscatto), il canterano nato a Alella, in provincia di Barcelona, sta giocando con continuità con la squadra basca. Il ragazzo sta collezionando buone prestazioni sebbene in una posizione differente da quella di laterale sinistro. Mendilibar lo sta infatti utilizzando come extremo a sinistra. In questa posizione ha anche dato un assist vincente contro il Real Madrid.