In una intervista rilasciata a Mundo Deportivo ai colleghi Fernando Polo e Gabriel Sans, Robert Fernández ha dichiarato una cieca fiducia nei rinnovi di Leo Messi e Andrés Iniesta per il legame a doppio filo che li unisce al Barça. “Leo es muy feliz en Barcelona” ha specificato Robert.
Parlando di allenatore ha sostenuto che non è ancora il momento di affrontare queste questioni. La Secreteria Tecnica ci sta lavorando, ma il momento della stagione è molto delicato: la squadra è impegnata sui tre fronti: Liga, dove si sta lottando duramente per la conquista del titolo e si lotterà fino alla fine; Champions, con la illusion di raggiungere la finale dopo le remuntada, anche se si deve affrontare un avversario molto difficile e complicato, e la Copa del Rey, obiettivo che può sembrare minore ma che è comunque sempre di grande importanza per il Club. La lotta per la conquista di questi titoli comporta che non ci siano distrazioni e tutti siano concentrati sull’obiettivo. Il discorso allenatore verrà dunque affrontato senza fretta quando arriverà il momento opportuno.
Riguardo al mercato, Fernández ha dichiarato che Bellerin è un buon giocatore e che il Barça è sempre alla ricerca di buoni elementi per migliorarsi continuamente, anche se ha anche riconosciuto che non è facile migliorare l’equipo inicial. Non è importante il fatto che il ragazzo sia un ex Blaugrana che a suo tempo volle lasciare il Club. Il mercato è fatto così. La precisazione è stata necessaria perché nel barcelonismo si parla appunto della opportunità o meno dei cavalli di ritorno. Su Dybala e Verratti ha dichiarato che sono entrambi giocatori che hanno lunghi contratti con le rispettive squadre, ed è sempre difficile contrattare calciatori di questo tipo, senza tuttavia negare l’interessamento da parte del Club.
Un capitolo particolare quello di André Gomez, giocatore sul quale si sono riversate la gran parte delle critiche di stampa e tifosi in questa stagione. Addirittura Pique è uscito allo scoperto in sua difesa sostenendo che chi vuole fischiare il portoghese farebbe meglio a restare a casa. Robert ha giustamente ricordato che molti grandi campioni prima di lui hanno avuto difficoltà nell’impatto con il Barça. Koeman e Laudrup hanno avuto inizi difficoltosi, stentando all’inizio, per poi rivelarsi i grandi campioni che sono stati (lo stesso Ney ha dovuto pagare una sorta di apprendistato nel Barça la prima stagione. Un anno di apprendimento ad un gioco che è unico nel suo genere. Ma non è l’unico, lo stesso può dirsi anche di Suarez e di tanti altri. n.d.b.) Solo Umtiti, come lo stesso Fernández ha ricordato nella sua intervista, ha avuto un impatto incredibile. L’eccezione che conferma la regola.
http://www.mundodeportivo.com/futbol/fc-barcelona/20170327/421219440722/barca-robert-fernandez.html